giovedì 26 marzo 2015

OK o KO? Organico o Biologico?


I liquidi di origine organica sono migliori o peggiori di quelli sintetici? Le produzioni artigianali sono da evitare, o al contrario da ricercare? Sono migliori gli aromi naturali o quelli di sintesi? Un aroma organico è un prodotto biologico?


Questo è il primo di una serie di brevi articoli con cui spero di fornire qualche spunto di riflessione a coloro che vengono assaliti da questi dubbi quando devono scegliere su quali aromi ed eliquids orientarsi.

Va da sé che non esiste una risposta giusta alla maggior parte di queste domande, ma è comunque importante affrontare queste questioni con cognizione di causa.

Chiarisco subito, sinteticamente, il mio pensiero: ognuno di noi, dopo aver ricevuto una corretta informazione, ha il diritto di scegliere responsabilmente le alternative che preferisce, senza condizionamenti, senza censure e senza allarmismi ingiustificati o falsi moralismi. Il punto fondamentale, quindi, è reperire una corretta informazione; e questo non è sempre agevole perché i produttori seguono logiche di mercato, sono talvolta animati più da interessi economici che dalla passione per lo svapo, e hanno ovviamente i propri segreti da tutelare. Ma le informazioni, a cercarle bene, si trovano: FAQ di produttori particolarmente corretti e attenti alle esigenze dei vapers, forum di svapo, siti di associazioni dei consumatori; e queste informazioni possono aiutarci in una scelta oculata e responsabile. 8)

“Organico” e “Biologico”.
Noi italiani abbiamo la tendenza a tradurre un po’ semplicisticamente alcune parole straniere, e questo è il caso del termine inglese “organic”, che noi traduciamo immediatamente come “organico”, ovvero semplicemente il contrario di “inorganico”: una sostanza organica è qualcosa di “vivente” che si trova in natura, o deriva da organismi viventi naturali; e quindi quando un produttore ci propone un “aroma organico” noi intendiamo che quell’aroma è estratto (con varie tecniche) direttamente dalla pianta.

naturale-sinteticoMa se vogliamo rispettare l’uso comune che oggi si fa di alcuni termini, allora la corretta traduzione del termine inglese “organic” è invece “biologico”, termine che per noi ha un significato ben più profondo, rispetto al semplice “organico”; un prodotto “biologico”, o “bio”, è un prodotto naturale ottenuto mediante coltivazione senza utilizzo di pesticidi e sostanze chimiche, e di conseguenza è un prodotto più sano del corrispondente prodotto naturale ottenuto con metodi di coltivazione tradizionali. 

E questo ci porta ad un dubbio: può realmente esistere un aroma o un eliquid veramente “biologico”? Ebbene, se parliamo di un tabaccoso, allora la risposta è decisamente negativa: il tabacco è una pianta troppo delicata per poter essere coltivata senza ausili chimici; la coltivazione biologica del tabacco, per quanto tecnicamente possibile, è estremamente costosa, e quindi inadatta alla produzione di massa; e peraltro è un controsenso: chi affronterebbe mai lo sforzo necessario per ottenere un tabacco biologico, quando tipicamente il tabacco viene consumato mediante combustione, liberando migliaia di sostanze tossiche? 8|
 Inoltre, tutti gli aromi ed eliquids (non solo i tabaccosi), come è noto, contengono anche PG e/o VG, e questi certamente non possono essere “biologici”: il PG (glicole propilenico) è sempre un prodotto chimico di sintesi, mentre la VG (glicerolo vegetale) è un prodotto di origine organica, ma ottenuto per la quasi totalità come sottoprodotto industriale della produzione del biodiesel o del sapone. In entrambi i casi, non è possibile, né ragionevole, pensare che si possa trattare di prodotti “biologici”.

Pertanto, quando un produttore descrive (in inglese) un aroma o un eliquid come “organic” bisogna stare molto attenti, perché c’è la possibilità che quel produttore stia cercando di carpire la buona fede dell’acquirente, lasciando intendere che si tratti di un prodotto “biologico”, quindi sano e salutare, quando invece, come abbiamo visto, questo non è possibile.
A maggior ragione, un produttore o rivenditore italiano che descriva i propri aromi ed eliquids come "biologici" senza fornire le attestazioni e le certificazioni che tutti i prodotti realmente biologici in Italia devono avere, non è certo un produttore... di cui avere cieca fiducia ;)

Fanno invece un po’ sorridere quei produttori che sottolineano con enfasi che per i loro liquidi utilizzano esclusivamente glicerolo “vegetale”: per la VG vale esattamente l’opposto di quanto detto per il PG, in quanto tutto il glicerolo comunemente utilizzato è di origine vegetale, e sintetizzarlo in laboratorio sarebbe molto più costoso che estrarlo dai grassi vegetali. Chi afferma di utilizzare solo glicerolo vegetale ha semplicemente... scoperto l'acqua calda! :D

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