martedì 19 dicembre 2017

Cloud chasing: lo "jus primae noctis" del Governo

Durante il medioevo feudale, i Signori avevano diritto di vita e di morte sui servi della gleba; e si narra che una delle manifestazioni più vili ed esecrabili di questo diritto totale e assoluto fosse il famigerato "jus primae noctis": se un servo della gleba voleva sposare una ragazza, il feudatario aveva il diritto di passare la prima notte di nozze con la sposa, restituendola al legittimo sposo non più illibata e, per di più, potenzialmente incinta. Che questa cosa, per il novello marito, fosse terribile da accettarsi era totalmente irrilevante per il feudatario; anzi, per la precisione, il feudatario non si poneva affatto il problema di come questa situazione fosse vissuta dal servo della gleba, essendo assolutamente disdicevole per un Signore mettersi, neppure per una frazione di secondo, nei panni del proprio servo.

venerdì 8 dicembre 2017

Lo svapo va in fumo? Un approfondimento giuridico

Il dibattito sul web sugli argomenti più caldi legati alla "riforma Vicari" è ben lungi dal risolversi. E in fondo questo è un bene, perché dal confronto nascono le idee e le strategie migliori.
Quello che io guardo con un po' di fastidio sono solo i commenti di chi si propone come depositario della verità, o si lancia in oscuri presagi: "Vedrete, vedrete...".

Sarebbe bello se avessimo leggi che:
- fossero scritte bene, nel senso di lasciare il minimo spazio fisiologico alle interpretazioni;
- perseguissero lo scopo prefisso con chiarezza e metodi trasparenti.
Purtroppo non è così, e quindi è normale che si alimenti un acceso dibattito sull'interpretazione delle norme; dibattito destinato, prima o poi, ad essere risolto nelle aule di un tribunale amministrativo o costituzionale.

Con questo articolo, vorrei contribuire costruttivamente a questo dibattito mettendo la mia professionalità a disposizione delle aziende e dei professionisti del settore che sentono di averne la necessità per orientarsi di fronte alle recenti novità normative, magari perché si affidano a consulenti che - per quanto professionalmente molto validi - non hanno una conoscenza specifica di questo settore. Questo articolo di approfondimento deve però costituire solo un punto di partenza, su cui confrontarsi con i propri consulenti di fiducia, al fine di attuare la migliore strategia operativa in relazione alle specifiche esigenze aziendali.

giovedì 7 dicembre 2017

Lo svapo va in fumo? Il Monòpoli dei Monopòli.

ATTENZIONE
Questo articolo non è aggiornato.
La Legge di Bilancio 2018, in vigore dal 1/1/2018, modifica profondamente diversi punti della normativa sulla sigaretta elettronica, per cui parte dell'articolo che segue non è più valido.
Seguiranno ulteriori articoli di approfondimento aggiornati alla nuova normativa.


Dopo aver approfondito la situazione dell'imposta gravante sui liquidi e la questione del divieto di vendita online, rimane da discutere la novità assoluta della "manovra Vicari": il prepotente ingresso dei Monopoli di Stato nel settore della sigaretta elettronica.

Questo è purtroppo uno degli aspetti che maggiormente stravolge il mondo dello svapo, trasformando l'e-cig da uno strumento centrale nella lotta al tabagismo in una specie di "periferia" del tabacco da fumo. La leggerezza con cui sono stati affrontati questi argomenti (sottratti anche al confronto parlamentare grazie alla questione di fiducia) e l'inconsistenza delle motivazioni addotte a sostegno di questo provvedimento lasciano purtroppo l'impressione che qui si stia giocando a Monòpoli con la vita e con i soldi delle persone, e che tutti noi (i vapers, ma soprattutto i professionisti del settore) ci siamo fermati per sventura proprio su Parco della Vittoria, dove AAMS ha costruito un grosso e costosissimo albergo. 😓

mercoledì 6 dicembre 2017

Lo svapo va in fumo? Web: Oscuramento ed oscurantismo.

ATTENZIONE
Questo articolo non è aggiornato.
La Legge di Bilancio 2018, in vigore dal 1/1/2018, modifica profondamente diversi punti della normativa sulla sigaretta elettronica, per cui parte dell'articolo che segue non è più valido.
Seguiranno ulteriori articoli di approfondimento aggiornati alla nuova normativa.


Abbiamo affrontato in un precedente articolo l'attuale situazione dell'imposta di consumo gravante sui liquidi da svapo, che costituisce sicuramente l'argomento più importante e spinoso per i vapers e i professionisti del settore.
Passiamo ora ad un argomento non meno importante, che - a giudicare dalle accorate richieste che mi pervengono - sta molto a cuore al mondo del vaping: le vendite online. Ricordo che quelle che seguono solo solo le mie opinioni personali e, anzi, vista la complessità della normativa, potrebbe benissimo essermi sfuggito qualcosa. Di fronte a questioni così serie è importante affidarsi ad un bravo professionista e prendere con le pinze i consigli di "cuggini" e amici, di opinionisti improvvisati e anche di altri professionisti del vaping, che potrebbero (in buona fede) non aver ben chiara la normativa, o potrebbero (in mala fede) avere un interesse da perseguire.

Le recenti novità normative stanno profondamente modificando i canali di distribuzione dei prodotti di svapo, e allo stato attuale la normativa non è ancora definitiva, per cui quello che dirà di seguito potrebbe a breve diventare - in tutto o in parte - superato da leggi più recenti. Ovviamente aggiornerò questo articolo appena si rendesse necessario.

martedì 5 dicembre 2017

Lo svapo va in fumo? Tassa si, tassa no, tassa... forse!

Dopo aver in qualche modo metabolizzato le recenti novità normative e giudiziarie che hanno scosso il mondo dello svapo dalle fondamenta, ho molte cose da dire, tante che un solo post non basta. Ma per prima cosa voglio chiarire che, per quanto io sia dottore commercialista e quindi con il diritto tributario ci conviva da sempre, quelle che seguono solo solo le mie opinioni personali e vanno prese come tali. Se siete degli operatori professionali e leggete qualcosa che vi interessa approfondire, vi raccomando di farvi assistere da un bravo professionista.

Sono tanti i dubbi e le paure che attanagliano vapers e operatori professionali, e il web spesso non aiuta a fare chiarezza. Con questo primo articolo vorrei quindi affrontare, con semplicità ma con rigore giuridico, il problema della tassazione dei liquidi da svapo

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