mercoledì 26 ottobre 2016

Vapitaly CityFest (Roma)

Ed eccomi qua, di ritorno da Roma 😊, dove nell'ultimo weekend si è svolto il primo CityFest sotto le insegne del Vapitaly.
E' stata una bella esperienza, ovviamente differente dalla fiera di Verona, ma è giusto che sia così. Nell'intenzione degli organizzatori, infatti, il CityFest non rappresenta una fiera vera e propria (come quella di Verona), ma piuttosto un luogo di incontro tra vapers, e soprattutto di incontro tra lo svapo in generale e la popolazione. Ad una fiera ci vanno gli appassionati e i professionisti; al CityFest ci va chiunque abbia voglia di passare qualche ora spensierata, magari anche solo per accompagnare l'amico o il familiare appassionato di svapo.


Anche la location è stata scelta in funzione di questo scopo specifico: non un polo fieristico, ma "La Città dell'Altra Economia" al Testaccio, un luogo tradizionalmente votato ad eventi "sociali", mercatini e manifestazioni, che si è dimostrato perfettamente adatto allo scopo.

Personalmente, sono rimasto colpito dal gran numero di stand: immaginavo -viste le premesse- un evento più sottotono, ed invece c'erano tante persone (non tutti vapers), tanti espositori e una grande varietà di prodotti. C'è chi si è lamentato della mancanza di novità; ma tra gli adempimenti burocratici necessari ai fini della TPD e la particolare natura della manifestazione (che non era una "fiera") direi che l'esiguo numero di novità era fisiologico.
Peraltro, le novità c'erano: sia per la presenza di alcuni marchi (soprattutto stranieri) che finora non si erano imposti al mercato italiano, sia per la presentazione (magari non in anteprima assoluta) di nuovi prodotti assolutamente pregevoli.

Una meritata menzione va per esempio allo stand del Vaporificio: nella consueta (per chi era a Verona) cornice di foglie di tabacco naturale, sempre affascinante, presentavano due novità: altri 4 ottimi blend della linea "Selezione" (Barrique, Damask, Hunter e Rustica) e gli interessanti liquidi americani Black Note, di cui il Vaporificio sta diventando distributore ufficiale; il mio tour nello stand, tra le varietà di tabacco in esposizione e i liquidi in prova, è stato piacevole ed istruttivo, grazie alla preparazione e alla cortesia di Dario (che credo sia il chimico del Vaporificio) e Fabrizio Fontana, il patron dell'azienda.

Procedendo in ordine sparso, ho fatto qualche piacevole assaggio allo stand dei francesi Alfaliquid, di cui ho apprezzato la qualità dei gusti fruttati, tra cui ho trovato ottime la mela verde e la ciliegia. Su quest'ultimo, la titolare (francese) ha tenuto a specificare che si trattava della ciliegia di Antibes, anche se si trattava evidentemente di liquidi sintetici, non estratti naturali, quindi dubito che la particolare varietà di ciliegia sia granché rilevante 😀.

Tornando in terra italica, ho assaggiato per la prima volta (quindi, una novità solo per me... 😄) alcuni liquidi fruttati della DeOro, di cui ho apprezzato particolarmente il gustoso Eden, al sapore di strudel (pasta frolla, mela, cannella e vaniglia) e l'originalissimo Lady Night, a base di aloe e cactus.


Ho voluto poi dare una seconda chance ai liquidi della americana Kilo, che offriva un assaggio dei liquidi storici e della più recente linea Black Series: Honey Cream, Apple Pie, Birthday Cake e Milk & Cookies; al Vapitaly di Verona i Kilo (serie classica) mi erano sembrati buonini, ma nulla più, e pensai che non valevano i (molti) soldi che costavano. A mio parere, anche i liquidi Black Series, che ho assaggiato a Roma per la prima volta, hanno lo stesso livello qualitativo (nella media) e lo stesso livello di prezzo (esorbitante: 25€ per 60ml), per cui sento di poterne fare decisamente a meno. Belle le confezioni, tutte rigorosamente in nero e oro, e ottimo il marketing, con magliette e cappellini griffati, ma per il resto, nulla di memorabile che valga la spesa.

Nessuna novità neanche allo stand Elixir-VaporArt, presso il quale mi sono comunque intrattenuto piacevolmente a fare due chiacchiere con l'efficientissimo Roberto Brigandì (che, opportunamente coadiuvato, riusciva a stare dietro a orde di vapers 😎 ); avendo già un'approfondita conoscenza dei liquidi "premium" della Elixir, ho voluto provare alcuni gusti fruttati della linea Delixia, che mi hanno fatto pensare che "entry level" non è sinonimo di scarsa qualità: tutt'altro! E' chiaro infatti che vapers "da strada" e vaper evoluti sono target completamente diversi, ed è giusto che entrambi possano trovare sul mercato liquidi buoni e adatti ad i rispettivi atom.

Come non menzionare poi l'inossidabile coppia Di Ianne / Massarelli che gestivano l'affollatissimo stand di Smo-King... Non parlerò di hardware, perché ne capisco meno di niente, ma posso dire che la nuova linea di aromi Galaxy Vape creata da Riccardo "Lord Hero" Massarelli è veramente interessante: liberati finalmente dagli eccessivi (per il mio gusto) effluvi di anice e assenzio, gli aromi fruttati riescono ad esprimere tutto il loro potenziale; mi sono piaciuti particolarmente (tanto da acquistarli) il Blueberry Mint -una ricetta semplice che ruota attorno ad un ottimo mirtillo- e il Lolita Cocktail, complesso mix fruttato di stampo estivo.

Procedendo nel mio giro, ho avuto il piacere di incontrare Massimiliano Begotti, il vero "jolly" della manifestazione (visto che c'è il suo zampino dietro a numerosi liquidi di marchi diversi), che mi ha fatto assaggiare alcuni dei liquidi Scary Vape che ancora non conoscevo. E ci ho tenuto a stringere la mano anche al Dott. Fortunato Francia, e ovviamente ad assaggiare alcuni dei suoi liquidi Art&Science, che non ho ancora avuto il piacere di recensire, ma che mi sono sembrati decisamente meritevoli di grande attenzione.

E i liquidi "ammerigani"?? C'erano pure quelli, ovviamente! 😉 C'era l'arcinoto Too Puft, che -devo dire- non è niente male; mentre invece il nuovo Too Puft 2 (al gusto di tiramisù) lascia alquanto a desiderare. E c'erano gli Ethos Crispy, a cui si è aggiunta recentemente la versione alla mela verde: buono anche questo, anche se -come i fratelli maggiori- ha un gusto mooolto delicato...
C'erano i meno noti Dinner Lady, tra cui ho apprezzato (e comprato) lo Strawberry Custard, mentre non mi sono piaciuti granché gli altri tre gusti della linea (Lemon Tart, Rice Pudding e Cornflakes Tart). Altrettanto poco interessanti mi sono sembrati i Food Fighter Juice, ma qui entra in gioco la mia particolare avversione per certi gusti cremosi. E direi che anche l'intera linea di liquidi Bam Bam's Cannoli era da cassare (nel senso di cancellare: la cassata, anche se in tema, non c'entra niente 😆 ).

Un po' defilati, rispetto al grande stand "americano" centrale, c'era infine lo stand della CheapThrills, sempre Made in USA, i cui liquidi mi sono sembrati molto buoni; in particolare ricordo l'Ocean Lime e il Little Havana della linea Miami Drip Club, veramente molto piacevoli, dolci e fruttati.

Insomma, per quanto queste mie note un po' prolisse e confuse non siano certo riuscite a condensare la mia intera esperienza al Vapitaly CityFest (e ho volutamente tralasciato gli aspetti sociali, che sono poi i più importanti), senza dubbio per me è stata un'esperienza interessante, che mi ha fatto scoprire nuovi liquidi e nuovi marchi. E se ci sono stati degli aspetti negativi (e c'erano: musica talvolta troppo alta, indecorosi lanci di liquidi e gadget alla folla, scarsa attenzione per gli amanti dello svapo di guancia...), per quanto mi riguarda il bilancio della manifestazione è stato ampiamente positivo, e mi auguro di cuore che venga presto replicata in altre città italiane... magari scendendo un po' più a sud!! 😀

1 commento:

  1. Fiera bellissima, informale e più sciolta del Vapitaly normale. Novità comunque dai ce n'erano: Too Puft tiramisù a me è piaciuto un botto! e anche i Granny Ritas della DEA: torta al limone e croccante al cioccolato...spaziali! Gli aromi Galaxy Vape anche io li ho trovati interessanti e ho pure preso il Bleberry Mint :) però mi sa di Romance alla fine. Speriamo nel bis di questa fiera!

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