domenica 7 giugno 2015

OK o KO? - Organico o sintetico?

I liquidi di origine organica sono migliori o peggiori di quelli sintetici? Le produzioni artigianali sono da evitare, o al contrario da ricercare? Sono migliori gli aromi naturali o quelli di sintesi? Un aroma organico è un prodotto biologico?


Dopo aver puntualizzato la differenza tra "organico" e "biologico", e dopo aver considerato le differenze tra produzioni industriali ed artigianali, in questo terzo articolo cercheremo di dare una risposta all'interrogativo che si pongono in molti: sono migliori gli aromi sintetici o quelli organici?

O ancora, sotto un diverso punto di vista, un aroma o eliquid organico è più salutare, o comunque meno dannoso di un prodotto di sintesi? 
Le due domande, per quanto simili, hanno risposte differenti: infatti un aroma può essere "migliore" di un altro sotto l'aspetto organolettico (il sapore), ma essere "peggiore" dal punto di vista della sicurezza per la salute. Infine, non va trascurata l'eventuale difficoltà di utilizzo di un aroma in termini di "stress" prodotto sulla nostra attrezzatura da svapo (soprattutto le resistenze) e in termini di facilità di miscelazione. Analizziamo quindi separatamente i vari aspetti.

Credo che si debba fare una prima, importante distinzione (operata anche dalla normativa europea fino al 2011) tra gli aromi:

- Aromi Naturali: si tratta di molecole aromatiche estratte direttamente (con varie tecniche) da materia prima esistente in natura;
- Aromi Natural-identici: sono molecole sintetizzate in laboratorio, ma che hanno la stessa struttura molecolare degli aromi naturali;
- Aromi artificiali: sono molecole sintetizzate in laboratorio, non identiche a molecole naturali (spesso si tratta di versioni semplificate delle molecole naturali, come per es. l'aroma alla fragola di certe gomme da masticare).
L'attuale normativa europea ha eliminato la categoria degli aromi "natural-identici": oggi gli aromi si distinguono esclusivamente in "Aromi Naturali" (come definiti sopra, quindi estratti direttamente dalla pianta o dal frutto) e "Aromi", senza ulteriori specificazioni, che includono tutti gli aromi sintetizzati in laboratorio, inclusi i natural-identici.

1) SALUBRITA'
Il fatto che un aroma sia definito "naturale" significa solo che è estratto da materia prima esistente in natura; se la materia prima è "sana", di eccellente qualità, controllata, biologica (senza pesticidi o altre sostanze chimiche) e se le tecniche di estrazione e lavorazione non "inquinano" la materia prima, allora si ottiene un aroma "sano". Ma se la materia prima (per es. foglie di tabacco) contiene metalli pesanti, pesticidi e/o sostanze tossiche, allora anche l'aroma conterrà queste stesse sostanze, e sarà tutt'altro che sano.
Chi produce aromi organici adotta tecniche di raffinamento con cui si tenta di eliminare dall'estratto tutte le componenti nocive presenti, ma non sempre è possibile eliminarle tutte. Questo vale certamente per le produzioni artigianali, ma anche per quelle industriali: nella migliore delle ipotesi, se realmente il produttore riuscisse ad eliminare tutte le sostanze "estranee" o indesiderate, si otterrebbe un livello di salubrità pari (ma non certo superiore) ad un aroma di sintesi.
Un aroma "natural-identico" sarebbe di gran lunga preferibile, sotto il profilo della salute, proprio perché è creato in laboratorio: le molecole aromatiche hanno la stessa struttura (e quindi lo stesso identico sapore) delle molecole naturali, ma il prodotto finale contiene solo ed esclusivamente molecole aromatiche, senza sostanze "inquinanti" di nessun tipo. Purtroppo però alcune molecole aromatiche sono troppo complesse per essere riprodotte in laboratorio, per cui non esistono aromi natural-identici per tutto (pensiamo per es. al tabacco); in questi casi, non rimane che ripiegare su una "imitazione" sintetica delle molecole originali, oppure l'estrazione diretta delle molecole aromatiche (insieme ad altre sostanze estranee) da materia prima organica.
Infine, un aroma "artificiale" (quindi, non "identico") è anch'esso sintetizzato in laboratorio, e certamente non contiene sostanze tossiche; ma purtroppo il sapore è differente, talvolta in modo rilevante, dal sapore "originale".

Come accennato, va anche considerato l'impatto "sanitario" delle procedure di estrazione aromatica. L'estrazione di aromi naturali avviene con solventi: dall'innocuo PG (o anche vapore acqueo) ai meno innocui alcool benzilico, triacetina, alcool etilico, ecc. Questi solventi potrebbero non essere del tutto eliminati prima dell'imbottigliamento. Anche gli aromi natural-identici, avendo le stesse caratteristiche dei naturali, possono rendere necessario l'utilizzo di un "vettore" (sostanza in cui sono disciolti gli aromi) diverso dal PG. Gli aromi artificiali sono invece tipicamente disciolti in PG.
Le aziende più serie dichiarano sulla boccetta qual è il "vettore" utilizzato: è il caso per esempio di Atmos Lab, che non fa mistero del fatto che l'aroma Mastic sia disciolto in una base di PG, alcool etilico ed alcool benzilico; oppure The Perfumer's Apprentice, che distingue (sulle boccette originali) l'aroma Absinthe in alcool etilico da quello disciolto in triacetina. Personalmente, apprezzo molto questa chiarezza, perché queste informazioni permettono al consumatore di valutare bene l'acquisto e il consumo di un aroma rispetto ad un altro. Purtroppo però sono poche le aziende che adottano questa linea di chiarezza sugli ingredienti.

Infine, anche le procedure di lavorazione ed imbottigliamento sono importanti, ai fini della salute: impianti nuovi, ben puliti e manutenuti, boccette sterilizzate riempite in atmosfera protetta sono tutti elementi che contribuiscono a rendere migliore il prodotto dal punto di vista sanitario. In Italia gli aromi da svapo sono considerati alimentari, quindi le aziende adottano un codice di autoregolamentazione HACCP. Ciò non costituisce automaticamente una garanzia di salubrità: un'azienda "ufficiale", pur adottando un protocollo HACCP, potrebbe non rispettarlo; mentre un produttore artigianale potrebbe spontaneamente adottare tecniche di imbottigliamento rispettose dei principi sanitari. Non voglio assolutamente aprire un dibattito pro e contro le produzioni artigianali: sostengo solo che le equivalenze "azienda=sano / artigiano=malsano" è troppo semplicistica; pensiamo per esempio alla pratica, permessa da TPA e da pochi altri produttori, di concedere ai rivenditori di reimbottigliare gli aromi: noi possiamo avere cieca fiducia che l'azienda madre produca i suoi aromi in condizioni igieniche perfette, ma non sappiamo niente delle condizioni in cui questi aromi vengono poi reimbottigliati dal rivenditore polacco, inglese, portoghese, ecc..
Questo spiega come mai in commercio si trovi una boccetta di aroma da 4ml che costa quasi il doppio di una boccetta dello stesso aroma nel formato da 10ml: la boccetta da 4ml proviene direttamente dalla casa madre, mentre quella da 10ml è stata reimbottigliata dal distributore: di nuovo, è il consumatore che, informato correttamente (se non dal rivenditore, almeno da questo blog ;) ), deve responsabilmente scegliere l'alternativa che ritiene migliore per sé.

Per quanto riguarda in particolare i tabaccosi organici (aromi ed eliquids), molti giustamente si preoccupano delle conseguenze sulla salute dovute ad un loro uso continuativo. Sul punto, segnalo nuovamente un interessantissimo studio del Dr. Farsalinos che -basandosi su un campione di eliquids necessariamente limitato- ha rilevato che gli stessi in effetti contenevano tracce delle sostanze tossiche normalmente presenti nel tabacco, ma a livelli da 100 a 1000 volte più bassi di quelli presenti nel tabacco naturale.

2) SAPORE
Da quello che abbiamo detto, le molecole naturali e quelle natural-identiche sono indistinguibili l'una dall'altra, e quindi hanno lo stesso sapore "realistico" e convincente (salvo alterazioni aromatiche dovute all'utilizzo nell'e-cig). Gli aromi artificiali, anche come sapore, sono versioni "semplificate" dell'originale: possono far scattare comunque l'associazione mentale con il corrispondente frutto (raramente con il tabacco), ma non vengono percepiti come totalmente convincenti e fedeli all'originale.
Il problema è che non tutte le molecole aromatiche naturali possono essere riprodotte (in forma "identica") in laboratorio, a causa della loro complessità; l'esempio più lampante è il tabacco: non esiste, per quanto ne so, un aroma natural-identico di tabacco. Di conseguenza, il sapore di "vero tabacco" lo si può trovare solo nei macerati ed estratti di tabacco, con tutte le conseguenze in termini di (scarsa) salubrità connesse alle sostanze contenute nelle foglie di tabacco. Alcuni fruttati, invece (per es. il melone) sono più facili da replicare in laboratorio, tanto che esistono aromi sintetici al melone indistinguibili dai corrispondenti aromi naturali.

3) EFFETTI SULLE RESISTENZE
Su questo punto, lo sappiamo tutti: gli aromi naturali (tabaccosi o fruttati, è lo stesso) sporcano tantissimo le coil, obbligando il vaper ad una frequente sostituzione o rigenerazione della resistenza. Esistono diverse tecniche di filtratura che possono limitare il problema, ma non lo si può eliminare del tutto: le incrostazioni sono spesso dovute alle grandi dimensioni delle molecole aromatiche naturali, che evidentemente non possono essere eliminate dall'aroma, se non si vuole perdere anche parte del sapore.
Gli aromi sintetici (natural-identici e artificiali) sono invece più "puliti": possono dare qualche problema solo se utilizzati in concentrazioni molto alte.

4) FACILITA' DI UTILIZZO
Limitando il discorso ai soli aromi concentrati (in quanto gli eliquids sono già premiscelati e pronti all'uso), gli aromi organici sono generalmente più complessi da utilizzare, in quanto richiedono una miscelazione più accurata ed una maturazione più lunga (le differenze tra miscelazione e maturazione sono illustrate in un mio precedente articolo). Ciò dipende dal fatto che le molecole aromatiche organiche sono in genere più complesse e grandi di quelle di sintesi, e quindi necessitano di più tempo per combinarsi completamente con la base.
Ma questo vale anche per alcuni aromi sintetici, soprattutto per quelli natural-identici: per esempio la vaniglia e la cannella, anche se le molecole sono di origine sintetica, necessitano di una maturazione talvolta più lunga di alcuni tabaccosi organici. Possiamo quindi dire che in generale gli aromi sintetici sono di più agevole miscelazione, ma con le dovute eccezioni.


CONCLUSIONE: ORGANICI O SINTETICI?
Considerando tutto quello che abbiamo detto prima, è evidente che la risposta non è univoca: gli organici sono certamente più buoni e fedeli, ma sono tendenzialmente più rischiosi per la salute (nella migliore delle ipotesi, possono avere la stessa bassa tossicità degli aromi sintetici, ma non possono mai essere "più sani" dei sintetici). Inoltre, gli organici richiedono -rispetto ai sintetici- una maggiore pazienza nella miscelazione, ed anche una maggiore abilità nella rigenerazione delle resistenze...o in alternativa un maggior costo per la sostituzione delle testine!
Invito quindi tutti coloro che hanno avuto la forza di completare la lettura di questo lungo articolo a valutare attentamente quale può essere la scelta migliore per sé, evitando possibilmente di dare giudizi tranchant pro o contro gli aromi organici, in quanto -come abbiamo visto- non esiste un'unica "verità" su questo punto. ;)
La mia posizione personale riguardo gli aromi organici, ed in particolare quelli estratti dal tabacco è positiva ma cauta: mi piacciono moltissimo, e dopo due anni e mezzo dal mio definitivo abbandono delle sigarette ancora svapo con grande piacere i tabaccosi organici; tra i vari aromi esistenti, confesso che ho una preferenza per le produzioni artigianali: li ritengo più particolari, più complessi e più soddisfacenti. Sono conscio che -con ogni probabilità- questi aromi possono contenere sostanze non certo salutari, ma ne faccio un uso molto moderato, in quanto non li svapo tutto il giorno (li svapo solo a casa, dopo pranzo o dopo cena), né tutti i giorni. L'atom che utilizzo con questi aromi, un eBaron Spiral (in dripping), è estremamente "risparmioso", per cui posso andare avanti per due ore consumando meno di un millilitro di liquido. A queste condizioni, sinceramente non credo che l'utilizzo di tabaccosi organici possa avere un impatto negativo sulla mia salute... :P

7 commenti:

  1. Grazie per l'accurato articolo. Anche a me, facendone un uso moderato (come d'altronde facevo con le analogiche), piacciono gli aromi organici.

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    1. Grazie a te per il feedback :)
      Tra l'altro, ultimamente alcuni produttori di aromi tabaccosi organici, come per es. il noto Azhad, sono passati dalla fase della produzione artigianale alla vendita ufficiale, con tanto di etichette e processi produttivi a norma, e questo è senz'altro un passo in avanti nella sicurezza per noi consumatori. Non che la vendita tramite canali ufficiali faccia diventare magicamente questi aromi "sani" LOL :D ma se non altro questo fa cadere alcune delle censure che alcuni muovono ai tabaccosi organici artigianali (produzione in condizioni igieniche non controllate ed evasione fiscale).

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  2. Ciao,

    non ho capito una cosa..., dici che per esempio atmos lab e pa, disciolgono gli aromi in sostanze poco raccomandabili sopra indicate.
    Quindi, per quale motivo i sintetici dovrebbero essere SEMPRE più sicuri dagli organici?
    Probabilmente ci siamo dimenticati dei coloranti, delle sostanze chimiche come il diacetile o acetil pirazina e molti altri, alcuni aromi di sintesi sono composti da centinaia di sostanze chimiche.
    Io sono fermamente convinto che gli estratti a macerazione dei tabacchi siano più salutari e sicuri della maggior parte dei sintetici, anche perchè spesso sono macerati a freddo in PG, poi se pensiamo che questi liquidi macerati di tabacco possano essere poco salubri, cosa dovremmo pensare delle sigarette, delle pipe e dei sigari?

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    1. Ciao Marlon,
      sinceramente non so fare una "classifica" di dannosità delle sostanze contenute nei vari aromi organici o sintetici. La differenza principale è che di un aroma sintetico si sa esattamente (o almeno, lo sa il produttore) che cosa contiene; mentre con gli estratti di tabacco, si estrae tutto dalla pianta, qualunque cosa essa contenga, compresi pesticidi, metalli pesanti, ecc., e non è possibile nemmeno per il produttore conoscere l'esatta composizione dell'estratto.
      Quello che penso è che se si svapa con moderazione (e io mi ritengo un moderato, con i miei 5ml circa al giorno), ci si può permettere di svapare serenamente un po' di tutto, compresi i tabaccosi organici, l'assenzio disciolto in alcool etilico o in triacetina, la cannella disciolta in alcool benzilico, il diacetile, ecc. Se invece si svapa in modo compulsivo, consumando 10-15 ml al giorno o più, allora evidentemente qualche sforzo "salutistico" in più va fatto, e a quel punto direi che vanno evitate tutte queste sostanze, organiche o sintetiche che siano.
      Il confronto con il fumo di tabacco invece è del tutto fuorviante, secondo me: rispetto a quello, qualunque cosa è di gran lunga meno nocivo, quindi questo confronto non ci aiuta ad orientarci nella scelta tra i vari aromi.

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    2. Mi trovo d'accordo adesso.
      Sono da sempre alla ricerca di un liquido/aroma dove l'unica cosa nociva di cui dovrei preoccuparmi é la nicotina.
      Purtroppo, come dici tu, molti produttori non sono molto aperti su questo tema, anzi, trovo siano poco orientati alla salubrità dei loro prodotti e che guardino più all'aspetto commerciale.
      Io personalmente preferisco un aroma di pesca biologica con un sapore discutibile ma naturale, piuttosto che una pesca perfetta ma inevitabilmente artificiale.
      Nella mia lunga ricerca ho scoperto che la maggior parte dei prodotti sintetici e più complessi, contengono molte sostanze che a mio modesto parere sarebbe meglio non inalare.
      É ovvio che un aroma alla crema pasticcera ai lamponi, con aggiunta di ruhm, arachidi e granella di pistacchio al caramello, conterrà una miriade di sostanze necessarie a dare l'idea di quello che vuole rappresentare, che purtroppo non vengono mai indicate.
      Discorso diverso per gli aromi più semplici, come ad es vaniglia, menta , eucalipto, che sostanzialmente o sono estratti naturali oppure Natural identici e se non ci sono solventi , si può vapare tranquilli.
      Io personalmente al momento uso solo vapor cave, di cui mi fido a sufficienza sulla qualità degli ingredienti, anche perché secondo me la naturalezza si sente.
      Tra l'altro si riforniscono da una azienda francese per gli aromi diversi dal tabacco, tutta biologica e certificata quindi credo affidabile, peccato solo che al momento nella linea manchi ancora qualcosa alla banana :((

      Per concludere qui di seguito elenco gli ingredienti di un comune aroma alla fragola sintetico:

      amil-acetato, amil-butirrato, amil-valerato, anetolo, anisil-formiato, benzil-acetato, benzile-isobutirrato, acido butirrico, cinnamil-isobutirrato, cinnamil-valerato, olio essenziale di cognac, diacetile, dipropil-chetone, etil-acetato, etil-amilchetone, etil-butirrato, etil-cinnamato, etil-eptanoato, etil-eptilato, etil-iactato, etil-metilfenilglucidato, etil-nitrato, etil-propionato, etil-valerato, eliotropina, idrossifenilP2-butanone (soluzione al 10% in alcol), alfa-ionone, isobutil-antranilato, isobutil-butirrato, olio essenziale di limone, maltolo, 4-metilacetofenone, metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato, carbonato di metil-eptina, metil-naftilchetone, metilsalicilato, olio essenziale di menta, olio essenziale di neroli, nerolina, neril-isobutirrato, burro di giaggiolo, alcol fenetilico, etere di rum, gamma -undecalattone, vanillina

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    3. Scusa ho tralasciato un pezzo.
      Sono d'accordo anche sul fatto che nei macerati di tabacco possano esserci piccolissime tracce dei pesticidi/fungicidi usati durante la coltivazione,
      Tengo però a precisare che si parla sempre di quantità trascurabili già al tabacco, quindi figuriamoci in un sottoprodotto.
      Questi residui comunque sono ovunque: Verdure, frutta, farina, pasta, riso ect..
      Paradossalmente vista la quantità di pasta, o riso o mais che una persona mangia abitualmente, l'assimilazione potrebbe essere molto maggiore rispetto a quella dovuta allo svapo di macerati organici, ma anche di sigarette, sigari e pipa

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    4. Certo, leggere tutti quei nomi strani delle sostanze contenute in un aroma alla fragola fa impressione ^_^ anche se non posso non pensare che si debba trattare certamente di sostanze tutte ammesse per il consumo umano (consumo per ingestione, evidentemente, che è cosa diversa dall'inalazione). Ma se vogliamo, neanche le pesche biologiche sono nate per essere inalate. Per quanto riguarda il tabacco, mi risulta che sia una delle piante più delicate coltivate dall'uomo, e soprattutto è tradizionalmente destinata al consumo mediante combustione, per cui ritengo che il livello di sostanze chimiche utilizzate nella sua coltivazione sia di gran lunga superiore a quello degli ortaggi. Tanto, il fumo di tabacco uccide comunque: a chi interessa se quel fumo letale contiene più o meno pesticidi? ^_^ Ma nello svapo è tutto diverso, non c'è combustione, e l'eventuale presenza di pesticidi può fare una rilevante differenza.
      Ovviamente, dico tutto questo per il gusto di discorrere con te (e con chi ci legge): siamo già d'accordo che le modeste quantità inalate complessivamente riducono i rischi a livelli accettabili.

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