"Tabaccosi organici": una terminologia largamente usata sul web. Ma perché li chiamiamo "organici"? Sono tossici? Sono legali?
A seguito della pubblicazione del mio precedente articolo "Organico o Sintetico?" ho fatto lunghe chiacchierate "virtuali" con diverse persone che hanno espresso serie perplessità su alcuni punti, hanno avanzato critiche su altri, e in generale si sono dichiarate in disaccordo con me. Il disaccordo è assolutamente legittimo e il confronto porta solo vantaggi; ma in alcuni casi temo che le censure che mi sono state mosse siano solo frutto di incomprensioni. Ritengo opportuno quindi chiarire meglio alcuni concetti, già espressi nel mio precedente articolo, in modo che il confronto sia sostanziale, e non semplicemente dialettico.
Chiaramente, queste mie note non possono riuscire a comporre differenze di vedute dovute alla propria condizione personale: chi produce aromi sintetici non ama certo quelli organici; chi suda per portare avanti il proprio shop nel pieno rispetto della normativa ha scarsa simpatia per i produttori artigianali; il produttore che pubblicizza il suo prodotto chiaramente e onestamente non tollera il "collega" che carpisce la buona fede del consumatore con descrizioni roboanti e poco veritiere.
Ognuno ha la sua storia, i suoi scopi e le sue priorità, ed il rispetto reciproco ci impone di fare lo sforzo di comprendere (senza necessariamente accettare) le posizioni diverse dalla nostra.
Per prima cosa, specifico che tutto quanto scrivo in questo post riguarda solo ed esclusivamente gli aromi e gli eliquid tabaccosi destinati allo svapo. Per non disperderci su troppi fronti, è opportuno non allargare il discorso alla normativa in campo alimentare, o a prodotti da svapo non connessi con il tabacco.
Inoltre, chiarisco che -per quanto io sia una persona curiosa, incline alla ricerca, e di buona cultura- non sono un chimico, non sono un esperto di diritto comunitario e non produco aromi o eliquid, né artigianalmente, né industrialmente. Mi limito a leggere con grande attenzione le informazioni reperibili pubblicamente, confrontando le fonti e cercando di valutarne l'attendibilità.
CHE COSA SI INTENDE PER "TABACCOSO ORGANICO"?
L'espressione "aroma organico" non è contemplato da alcuna normativa, né nazionale né comunitaria. In lingua italiana, l'aggettivo "organico" significa (fonte: Dizionario Google): "Dal punto di vista biochimico, che ha rapporto con gli organismi
viventi, animali o vegetali [...] (contrapposto a inorganico)."
In particolare, un "Composto organico" è un "composto la cui molecola è formata da uno o più atomi di carbonio legati tra loro e da altri atomi".
In ambito svapatorio, il termine è spesso utilizzato impropriamente per identificare aromi ed eliquids contenenti molecole aromatiche estratte da piante e frutti, ed escludendo le molecole sintetizzate in laboratorio. Evidentemente, l'uso è improprio, perché anche la stragrande maggioranza delle molecole aromatiche di sintesi sono di natura organica.
Ancora più impropriamente, alcuni venditori giocano sull'assonanza di "organico" con l'inglese "organic" (= biologico) per lasciar intendere che i propri aromi ed eliquids sono in qualche modo "sani": su questo punto, per non ripetermi, rinvio al mio precedente articolo "Organico o Biologico?".
Nell'uso comune, tra vapers, l'uso del termine "organico" è semplicemente una convenzione, che trascende il significato tecnico della parola. Nel settore dello svapo, per "aroma tabaccoso organico" si intende un aroma composto da molecole estratte direttamente dal tabacco; mentre al contrario, per "aroma tabaccoso sintetico" si intende un aroma al gusto di tabacco contenente molecole sintetizzate in laboratorio.
Nella mia lunga frequentazione di forum e gruppi di svapo, ho constatato che la quasi totalità dei vapers accetta questa definizione senza obiezioni; alcuni, pur conoscendo questa definizione, rifiutano di utilizzarla in ambito svapatorio, ritenendola imprecisa e fuorviante; infine, pochissimi (credo polemicamente) affermano che il termine "organico" applicato ad un aroma da svapo non ha alcun significato.
Non sono membro dell'Accademia della Crusca, e ciò che mi preme è solo di essere compreso. Pertanto chiarisco che personalmente aderisco pienamente alla definizione sopra indicata: se in futuro qualcuno mi chiederà che cosa intendo per "tabaccoso organico", semplicemente fornirò il link a questo post :P
In verità, sono stati fatti degli sforzi per trovare un sinonimo che potesse soppiantare il termine "organico" nell'uso corrente, ma sinceramente nessuno mi soddisfa più di tanto; il rischio è che -rifiutando il termine "organico" e non trovando un valido sostituto- alla fine siamo costretti a ripiegare sulla terminologia comunitaria che vorrebbe definire ogni aroma estratto direttamente dalle piante "aroma naturale". Per quanto mi sforzi, rifiuto categoricamente di definire "aroma naturale" un aroma estratto dal tabacco. Tecnicamente, sarà pure "naturale", ma mi sembra che questo termine contrasti aspramente con l'intrinseca insalubrità di un estratto di tabacco.
Insomma, "Tabaccoso organico" mi sembra di gran lunga la scelta migliore...
I TABACCOSI ORGANICI SONO SANI?
No. NO. NO.
Credo che il messaggio sia abbastanza chiaro 8)
Un aroma estratto direttamente dal tabacco non può essere sano sotto nessun punto di vista. Come ho già sottolineato numerose volte, le foglie di tabacco contengono naturalmente diverse sostanze tossiche; come se ciò non bastasse, le piante del tabacco, sin da quando sono semi, vengono costantemente "aiutate" a crescere con agenti chimici e pesticidi. Tutte queste sostanze possono potenzialmente migrare dalla foglia di tabacco all'aroma estratto. Forse, se l'estrazione aromatica viene effettuata con metodologie adeguate da aziende certificate, è possibile che una parte, o la gran parte, di queste sostanze estranee possano essere eliminate (o non estratte dalla pianta); ma se parliamo di macerazioni artigianali di tabacco, allora ritengo che tali sostanze con grande probabilità possano trasferirsi all'estratto.
Non sono assolutamente esperto delle tecniche di estrazione organica delle molecole aromatiche dal tabacco (e men che meno conosco le tecniche adottate dai vari produttori), e quindi mi astengo dal fornire elementi di valutazione sul risultato che una tecnica o l'altra possa avere in merito alla tossicità del prodotto finale.
Ma affermare "tout court" che un tabaccoso organico può contenere sostanze dannose significa poco, se non riusciamo a quantificare il livello di presumibile tossicità di questi composti. Come sempre, studi scientifici completi, esaustivi ed inoppugnabili non ne esistono; mi risulta che in questo campo esista per ora solo uno studio del Dr. Farsalinos, che è peraltro limitato ad un ristretto numero di campioni (solo 11 eliquids).
Nonostante i risultati incoraggianti di questo studio, prudenzialmente ritengo giusto ipotizzare che -soprattutto nelle produzioni artigianali- tutte le sostanze tossiche presenti nel tabacco siano presenti anche nell'estratto.
Ma allora, se i tabaccosi organici sono tutt'altro che sani, perché svaparli? Semplicemente, perché hanno un gusto molto più fedele al vero tabacco di un qualunque tabaccoso sintetico. Molti, dopo i primi tempi di svapo, si allontanano spontaneamente dai tabaccosi; altri (me incluso) apprezzavano il gusto del tabacco da fumatori e lo apprezzano ancora oggi da vaper.
Io rifiuto categoricamente di "consigliare" a chicchessia di usare o non usare tabaccosi organici: sono fermamente convinto che ognuno sia in grado di decidere responsabilmente per sé, dopo aver valutato pro e contro e soprattutto dopo aver valutato e quantificato il rischio connesso all'uso dei tabaccosi organici.
Personalmente (e questo -ripeto- non costituisce un consiglio, ma solo un'opinione personale) svapo moderatamente, ma con gusto, diversi tabaccosi organici artigianali. Ho valutato il rischio basandomi per esempio sulle informazioni fornite da Azhad, relativamente alle sue produzioni artigianali; in particolare Azhad, per ottenere 20ml di aroma concentrato, utilizza mediamente 20 grammi di tabacco. A conti fatti, un boccino da 30ml di eliquid fatto con un tale aroma contiene le sostanze (aromatiche e nocive) di 3 grammi di tabacco, che per AAMS corrispondono a circa 4,5 sigarette.
Un boccino da 30ml di questo eliquid mi dura mediamente un mese, quindi posso ragionevolmente dedurre che nella peggiore delle ipotesi, io sto assumendo mensilmente un quantitativo di sostanze nocive corrispondenti a 4 sigarette e mezza, e per di più senza combustione. Per quanto -ripeto ancora- non intenda dare consigli a nessuno, per me stesso ho valutato che il rischio a cui mi sottopongo è limitato e giustificato dal piacere di svapare questi aromi.
So però di vaper che amano questi aromi al punto di svaparli continuativamente, e ne consumano quantitativi ben maggiori rispetto ai miei: ad ognuno consiglio (si, questo consiglio ci tengo a darlo!) di valutare personalmente e responsabilmente se "il gioco vale la candela", senza pregiudizi ma anche senza incoscienza.
I TABACCOSI ORGANICI SONO LEGALI?
La normativa sul tabacco è antica, farraginosa, stratificata e -sospetto- incomprensibile anche per gli addetti ai lavori ^_^
Io con il diritto tributario ci lavoro, ma dopo quasi una giornata di ricerche, confronti ed analisi giurisprudenziali sono arrivato solo a grattare la superficie di questo settore legislativo. Potrei quindi affermare delle imprecisioni, e raccomando a tutti di prendere con beneficio d'inventario queste mie note.
Già da diversi decenni la produzione del tabacco non è più soggetta a monopolio. La filiera del tabacco è ancora soggetta a stringenti controlli, essenzialmente perché l'intero prodotto è destinato, alternativamente, ad affluire ai depositi fiscali ovvero ad essere esportato.
Il tabacco grezzo, curato ma ancora non tagliato, non è considerato "tabacco lavorato", e pertanto non è soggetto a monopolio né all'accisa sui tabacchi; nel momento in cui questi tabacchi curati pervengono alle aziende manifatturiere (che sono depositi fiscali), essi vengono trasformati in sigarette, sigari, tabacchi da fumo, da fiuto e da masticare, e sono immediatamente assoggettati al regime di monopolio e alla relativa accisa.
Per i tabaccosi organici, si utilizza di preferenza la foglia intera di tabacco, che è liberamente vendibile senza accisa. La difficoltà, al più, sarà quella di accedere ai canali distributivi del tabacco grezzo, in quanto i produttori non vendono al dettaglio. Ma un'azienda che produce industrialmente aromi ed eliquids tabaccosi organici probabilmente non avrà difficoltà a rifornirsi dei quantitativi (certo non trascurabili) necessari ad una produzione su larga scala. L'acquisto dei tabacchi grezzi è quindi perfettamente legale, e l'eliquid (o l'aroma) risultante dalla trasformazione di tali tabacchi non è considerato un "tabacco lavorato" soggetto ad accisa, in quanto i tabacchi lavorati sono espressamente indicati dalla legge (sigarette, sigari, tabacco da fiuto, ecc.). Questo spiega inoltre come mai i boccini di eliquid tabaccosi organici NON hanno il contrassegno dei Monopoli.
E i produttori artigianali? Se hanno dei contatti presso un distributore di tabacchi grezzi, non c'è problema: l'acquisto dei tabacchi grezzi è libero e legale, come per le aziende. Come alternativa, c'è solo l'acquisto di tabacchi lavorati presso le tabaccherie: il produttore artigianale dovrà pagare l'accisa, ma a quel punto è libero di fumare o macerare il tabacco, come ritiene meglio :P
In quest'ultimo caso, però, va ricordato che durante la lavorazione finale i tabacchi vengono addizionati di diverse sostanze (umettanti, aromatizzanti, ecc.) che si aggiungeranno ai composti già presenti nel tabacco non trattato.
[Articolo precedente: OK o KO? Organico o Sintetico?]
:)
RispondiEliminaNumenor sei un grande, adoro come ti articoli ed il modo chiaro, conciso e informato di spiegare le cose. Inoltre le tue recensioni sono fantastiche e mi servono molto. Bravo, grazie, sinceramente!
RispondiEliminaCiao numenor secondo te è fattibile comporre una miscela tra un estratto di tabacco e un aroma fruttato o cremoso molecolare ? Non ci sono pericoli di qualche avversità chimica o altro.
RispondiEliminaCiao e grazie
Per "aroma molecolare" intendi un normale aroma sintetico, o parliamo di cucina molecolare? :P Se intendi aromi sintetici, chimicamente non c'è nessun pericolo a miscelarli con aromi estratti dal tabacco. Sul risultato finale non ci metterei la mano sul fuoco, perché io sono un purista e non apprezzo queste contaminazioni tra gusti tabaccosi e gusti fruttati/cremosi, ma questa è solo questione di preferenze personali. Ciò che va invece tenuto in considerazione è che spesso, quando svapiamo un aroma sintetico, non ci aspettiamo di percepire un gusto estremamente realistico, e quindi passiamo sopra facilmente ad alcune "imperfezioni" dell'aroma; ma quando lo si miscela ad un estratto di tabacco, c'è la possibilità che i limiti dell'aroma sintetico siano maggiormente evidenti, quindi ti raccomando di scegliere aromi di buona qualità che siano più realistici possibile.
Eliminaciao, con gli aromi la tabaccheria ci sono controindicazioni?
RispondiEliminaLe "controindicazioni" di cui parlo in questo articolo si applicano a TUTTI gli aromi e i liquidi estratti dal tabacco, compresi quelli della Tabaccheria; sottolineo però, che i tabacchi usati dai produttori professionali (e da pochissimi artigianali) sono tabacchi grezzi, non lavorati, e quindi privi di tutte quelle sostanze che vengono aggiunte al tabacco lavorato destinato alla vendita in tabaccheria; quindi gli aromi della Tabaccheria (e del Vaporificio, di Azhad, di Vapor Cave e di altri), essendo estratti da tabacchi grezzi e non lavorati, sono più sicuri.
EliminaDetto questo, rimane sempre il buon senso e la moderazione a farci da guida: io personalmente non intendo certamente privarmi del gusto degli ottimi aromi estratti dal tabacco, ma ne faccio un uso moderato.