sabato 27 maggio 2017

Vapitaly 2017 - Il mio viaggio al centro dello svapo (2° giorno)


Il mattino seguente, fresco e riposato (si fa per dire... 😋 ) eccomi davanti ai cancelli per il mio secondo giorno al Vapitaly. La folla era ancora maggiore del giorno precedente: evidentemente la Domenica è un giorno più congeniale per chi arriva e torna a casa in giornata; ma di nuovo, i cancelli sono stati aperti con estrema puntualità, e nel giro di 10 minuti eravamo tutti dentro.
Ed è ricominciato il tourbillon tra i mille stand e liquidi!


Prima di lanciarmi sulle box offerte dai vari produttori, mi sono fatto un giro, e ho notato la presenza di diverse aziende cinesi molto note, come la Kangertech con le sue proposte conformi alla TPD, la Efest con le sue batterie, la XTar con i caricabatterie; e poi ho visto diverse aziende italiane o comunque europee che offrivano soluzioni di packaging, boccette, servizi amministrativi (notifiche, ecc.) e addirittura distributori automatici per liquidi e ricambi. Insomma, il Vapitaly dimostrava di essere diventata una vera fiera del settore, discostandosi dall'immagine precedente della semplice vetrina per i consumatori.
Mi sono dedicato un po' anche ad ammirare ed apprezzare gli sforzi "estetici" che avevano profuso gli espositori nei propri stand: dalle vetrine incassate nel pavimento dello stand VaporArt, all'invitante espositore multi-piano su cui le carine cameriere di rosa vestite dello stand Diner Lady offriva dolcetti vari, fino ad arrivare alla Delorean di "Ritorno al futuro" e al robot C1-P8 di "Guerre Stellari" portati in fiera da Puff.
Terminato il mio giro esplorativo, dopo aver saziato gli occhi, era arrivato il momento di saziare anche le papille! 😁
Ho doverosamente cominciato con un'eccellente produzione italiana: SuperFlavor. La novità 2017 è la serie Las Vegas, in quattro gusti: BadGirl, un sorbetto alla frutta piuttosto dolce; Casinò, una crema custard che non ho assaggiato, così come ho saltato anche il Crazy Night, un'originalissima 😂 torta al limone; e infine il Richman, che viene definito un tabacco cremoso ("tobacco cream") e che ho voluto provare, nonostante la mia personale avversione per i tabacchi addolciti da componenti estranee; e devo dire che non era niente male: ha un gusto rotondo e pieno, cremoso e non troppo dolce, anche se ovviamente non lo definirei un tabaccoso. Non ho assaggiato il Round, non perché abbia qualcosa contro Danielino77, il suo creatore, ma semplicemente perché non seguo molto YouTube e non sapevo quanto interesse (reale o indotto) ruotasse intorno a questo liquido. Volevo invece assaggiare qualcosa con il cioccolato, ricordando quanto fosse buono e realistico il Choco Bomb di SuperFravor; e mi sono quindi buttato sull'Angel&Devil, ultima aggiunta "esterna" alla linea dei 7 Deadly Sins. Non sbagliavo, il loro meraviglioso cioccolato c'era, sapientemente miscelato ad una base di cereali e latte che conferiva al mix un'eccellente corposità. Veramente ottimo. 👍 😊
Tappa successiva: Ethos Crispy Treats. Avevo notato una quarta scatolina di colore lilla, a fianco delle tre (gusto classico, mela verde e fragola) che già conoscevo; il nuovo gusto Blueberry è aromatizzato, come dice il nome, ai mirtilli ed è molto gradevole, anche se ovviamente non tradisce la filosofia del produttore, che propone gusti sempre molto delicati, adatti ad uno svapo prolungato ma che non sono in grado di dare forti emozioni.
Ho fatto quindi una puntatina allo stand della Cuttwood. I gusti cremosi non sono la mia passione, ma sono sempre curioso di assaggiare cose nuove. Mi sono stati proposti quattro dei loro cavalli di battaglia: Unicorn Milk (crema e fragola, buonino), Sugar Drizzle (crema, cannella e zucchero, buono perché la cannella non era eccessiva), Mega Melons (mango, melone e papaya, un gusto "meh...") e il loro prodotto di punta, il Boss Reserve, dal bouquet complessissimo e piuttosto gustoso, con miele, noci, banana, latte e... qualcos'altro!
Per concludere la full-immersion "ammerigana" sono andato anche a visitare lo stand di Charlie's Chalk Dust, che offriva in prova cinque gusti, alcuni più caramellosi, altri più cremosi. Sarà che avevo le papille ancora un po' intontite dai Cuttwood, ma sinceramente ricordo poco quanto niente del loro sapore: non erano male, ma niente che non fosse in qualche modo "già visto".

Continuando a girovagare, la mia attenzione è stata attirata dallo stand dell'azienda parigina Refill Station, su cui era presente una quantità sterminata di box per la prova dei liquidi. Mi hanno spiegato che Refill Station non produce liquidi, ma un innovativo sistema di ricarica che permette di riutilizzare le boccette: l'utente inserisce nella boccetta vuota la giusta quantità di base neutra con nicotina e poi riempie il flacone del liquido preferito, utilizzando un dispenser. L'azienda aveva stretto accordi commerciali con numerosi marchi (tutti a me sconosciuti 😋) e forniva quindi ai rivenditori il dispenser già pieno e pronto all'uso. Apprezzando l'ingegnoso sistema, certamente rispettoso per l'ambiente (ma forse un po' meno della TPD...) ho voluto provare qualcuno dei liquidi a disposizione, ma è inutile che ne parli, tanto erano tutti marchi mai visti in Italia. Se a qualcuno dovesse capitare di vedere in un negozio una Refill Station, me lo faccia cortesemente sapere, perché l'idea sinceramente mi è piaciuta molto (i liquidi, un po' meno...).

Un'altra inaspettata novità molto interessante la proponeva Blendfeel: due Absolute Flavors, estratti rispettivamente dal tabacco Burley e dal Virginia. Chi svapa da qualche anno ricorderà l'interesse che si sviluppò intorno al Tobacco Absolute commercializzato da Perfumer's Apprentice: si trattava appunto di un assoluto, ovvero di un estratto concentratissimo (tanto da perdere la sua forma liquida e avere una consistenza viscosa) che richiedeva una certa preparazione per poter essere utilizzato, e conferiva al mix un gusto intensamente tabaccoso; erano anni in cui gli unici tabaccosi esistenti erano sintetici, e un tocco di tabacco vero era visto come una manna dal cielo, anche se le resistenze, ovviamente, ne soffrivano.
Ebbene, a quanto pare Blendfeel ha deciso di colmare il vuoto lasciato dal Tobacco Absolute, scomparso dal mercato ormai da un paio d'anni.
Dall'aspetto del prodotto e dal fatto che nella confezione è incluso, per il dosaggio, un cucchiaino invece di un contagocce, direi che anche questo assoluto abbia la stessa consistenza viscosa del suo illustre predecessore, e che necessiti quindi di una pre-diluizione per poter essere utilizzato nei nostri mix tabaccosi.

Avendo urgenza di "resettare" le papille, mi sono diretto allo stand dell'americana Coco's Kitchen, che proponeva The Lemonade House, un liquido al limone così fedele che poteva reggere il confronto con una vera limonata; ed in effetti, alternando una svapata ad un sorso della ottima limonata che offrivano, le differenze erano veramente minime. Certo, deve piacere il gusto di limone puro e semplice, perché l'eliquid di Coco's Kitchen non contiene altri ingredienti che il limone.

Nel frattempo, i padiglioni del Vapitaly erano diventati animatissimi ed affollati (ma mai tanto da dare fastidio) e mentre girellavo mi sono imbattuto in dipinto di Van Gogh, il "Teschio con sigaretta accesa", che solo dopo ho saputo essere un pezzo originale, e non una copia (o "clone", se preferite 😂). L'ingresso al Vapitaly di questo prezioso pezzo d'arte, che si accompagnava ad altri due dipinti altrettanto preziosi di Mondrian, lo dobbiamo alla VIP - Vape International Products, azienda italiana guidata da un imprenditore appassionato in egual misura di svapo e di arte. La VIP proponeva infatti la linea "Vape Art Collection" che includeva box e tubi decisamente ispirati all'arte di Piet Mondrian.
Dopo essermi rifatto gli occhi, mi sono trasferito allo stand della LOP, letteralmente stracolmo di aromi e liquidi; mi ha incuriosito in particolare la loro nuova linea tabaccosa composta da 7 liquidi pronti. Ho chiesto di assaggiare qualcosa di secco, e mi è stato offerto il Radical, dal gusto indubbiamente secco, ma a mio giudizio un po' delicato, soprattutto per chi magari sta cercando di smettere di fumare. Diversamente, l'Intenso ha un gusto molto deciso e scuro, ma è un po' pesante da svapare. Forse, se avessi avuto il tempo (e le papille) per assaggiarli tutti, avrei trovato un eliquid più rispondente alle mie aspettative; ma devo comunque riconoscere che la LOP ha fatto un buon lavoro, in parte contraddicendo la mia "regola aurea" secondo cui chi produce buoni aromi fruttati e dolci in genere non riesce a produrre buoni tabaccosi (e viceversa).

Ormai quasi tutti gli stand italiani erano stati esplorati, e anche molti USA. Perché non passare ai canadesi? Direttamente dal Manitoba, la Rope Cut proponeva sia gusti fruttati che tabaccosi, opportunamente offerti in prova su due sezioni diverse dello stand.
Le mie papille, nonostante gli sforzi per preservarle (molta acqua e qualche tiro del mio fedele Mentholyptus) cominciavano a dare segni di stanchezza; forse per questo, i gusti dolci e fruttati non mi hanno detto granché, ma invece i tabaccosi mi sono sembrati piuttosto buoni, per quanto fossero essenzialmente tabacchi aromatizzati. Lo Skipper, forse il più semplice, aveva un gusto di buon tabacco, reso però cremoso da una custard leggera; mentre il Loose Canon era più noccioloso e impreziosito da un tocco di caramello che per fortuna si sentiva appena. La base tabaccosa era però molto convincente, tanto che ho chiesto se i liquidi fossero fatti con estratti naturali di tabacco, ma mi è stato confermato che invece sono tutti sintetici.

A questo punto, il mio sguardo è stato attirato da una presenza misteriosa ed inquietante (pregasi vedere foto a lato); incuriosito, l'ho seguita fino ad un altro stand canadese, la Can-Konk, dove l'attendeva una seconda ragazza-immagine altrettanto affascinante e misteriosa. E qui ho fatto un errore. Un grosso errore. Forse. Non lo so 😛
Non mi sono documentato su questa azienda (mi erano addirittura sembrati malesi) e ho deciso di non visitare lo stand. E invece pare che questi signori siano specializzati nel DIY e vendano concentrati di buona qualità e basso prezzo, ricette complesse studiate accuratamente che possono essere miscelate direttamente con la base per ottenere liquidi. Ho frainteso l'indicazione "Mix'n'Vape" che campeggiava sullo stand, ritenendo che (come per il 90% dei produttori presenti) significasse mixare un po' di base con un liquido pronto a zero. Ed invece pare che per loro significasse versare qualche goccia di aroma concentrato in un flacone già predisposto ed etichettato contenente base neutra (ovvero, il classico DIY).

Una macchina del fumo al Vapitaly??
Quello che so è che non riesco a trovare questa Can-Konk da nessuna parte su internet, e il sito di riferimento da loro fornito agli organizzatori del Vapitaly porta ad una pagina vuota. 😕 Però i loro prodotti sono presenti su diversi shop online, anche europei, e quindi mi rimane la curiosità di sapere se questi aromi sono buoni oppure no.
Come mi rimane la curiosità (altro errore che ho commesso) di sapere se erano buoni o meno gli aromi concentrati dell'unica azienda finlandese presente al Vapitaly, la Vapetalo Oy. Almeno per quest'ultimo problema, ho già la soluzione, perché un mio caro amico ha comprato l'intera linea di aromi, e quindi li potrò presto recensire 😃😃.

E chiudo questo mio lungo resoconto con l'ultimo stand visitato, anch'esso canadese: la Twelve Monkeys. Arrivati a questo punto, come potete immaginare, la mie papille minacciavano gravi ritorsioni, se non le avessi messe a riposo subito, ma ho negoziato con il loro rappresentante sindacale un piccolo straordinario 😁, perché i ragazzi canadesi sembravano specializzati nei fruttati da cloud. Ne ho assaggiati solo un paio, che mi sono piaciuti veramente tanto: il Tropika, a base di lichee, papaya e passion fruit, e il Mangabeys, con mango, ananas e guava. Nonostante le mie insistenze, le mie papille sono entrate in sciopero prima che potessi assaggiare quello che forse mi sarebbe piaciuto più di tutti, il Kanzi, con anguria, fragola e kiwi. Peccato, sarà per la prossima volta.

...Perché, ovviamente, ci sarà una prossima volta!!! 😃😃


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Articoli precedenti:

Vapitaly 2017 - Impressioni a caldo

Vapitaly 2017 - Il mio viaggio al centro dello svapo (1° giorno)

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