martedì 31 maggio 2016

Vapitaly 2016: Appunti di viaggio

L'ingresso del Vapitaly prima dell'apertura di sabato
Probabilmente ciascuno dei vapers che attendeva impaziente l'apertura dei cancelli del Vapitaly aveva le sue particolari aspettative ed il suo motivo per essere lì: c'era chi era venuto per assaggiare liquidi nuovi, chi per vedere le ultime novità in materia di hardware, chi voleva portarsi a casa un "bottino" di omaggi come la scorsa edizione, chi voleva acquistare qualche prodotto non facilmente reperibile, e chi voleva magari solo conoscere o ritrovare "amici virtuali" di forum o di Facebook. A seconda delle aspettative, ci sono stati entusiasmi e delusioni, soddisfazioni e dispiaceri. Perché il Vapitaly è di tutti, ma evidentemente non è per tutti... ;) 


Io non ho partecipato al precedente Vapitaly e non ho un metro di paragone; ma avevo aspettative ben precise: vedere che cosa ha il mercato da offrire in termini di aromi e liquidi (l'hardware ha scarso interesse per me) e conoscere o rivedere diversi amici che condividono con me la passione dello svapo. Per certi versi, le mie aspettative hanno avuto un riscontro positivo, ma anch'io sono rimasto in parte deluso. Ma poiché le cose da dire sono tante, meglio procedere con ordine :)

Impressione generale: alla fine della fiera... è un'esperienza da ripetere.

Folla e nebbia nel Padiglione 4
L'euforia che si respirava già fuori dalla porta prima dell'apertura era contagiosa; il vapore che si respirava nell'intero Padiglione 4 già dopo 10 minuti era inebriante; la folla che si spostava da uno stand all'altro era una ipnotica. Sembrava un grande party in discoteca, complice anche la fragorosissima amplificazione (davvero eccessiva, da strordire) del palco da cui lo Zoo di 105 intratteneva il pubblico. 
Come tutti gli altri, mi sono gettato a pesce sulle tante box offerte dai vari stand per assaggiare i rispettivi liquidi, e mi sono subito reso conto che --tranne rare eccezioni-- i test erano effettuati con atom ariosissimi, decisamente da polmone, a wattaggi molto elevati. Ovviamente in alcuni casi la scelta dell'hardware era perfetta per il tipo di liquido: ho assaggiato molti buoni fruttati pieni di VG e alcuni liquidi cremosi e dolci che rendevano benissimo con questo tipo di setup; e ho finalmente potuto assaggiare, direttamente dalle mani di Riccardo "Lord Hero" Massarelli il suo Cobra, con il setup migliore per questo aroma. Ma per esempio io sono un grande appassionato di estratti di tabacco, e questi --a mio sommesso parere-- andrebbero gustati a wattaggi moderati, tirando di guancia (e possibilmente non su ovatta, ma chiaramente in un contesto come quello, con la necessità di rigenerare continuamente gli atom, l'ovatta era l'unica opzione). Allo stand di Azhad mi hanno fatto svapare il mio amato Black Cavendish con (mi pare) un Melo2 tirato a 75W: non solo mi sono quasi ustionato il labbro, ma non ho sentito praticamente alcun sapore. Per fortuna di Azhad, i suoi aromi li conosco già molto bene e li apprezzo, altrimenti non mi sarebbe mai venuto in mente di comprarli...
Diversamente, allo stand della Tabaccheria offrivano la doppia scelta, tra atom da polmone e da guancia, anche per far provare come cambia il gusto a seconda dell'hardware; e comunque non si superavano i 30W, quindi parliamo di temperature decisamente più umane.
Le Officine Svapo, produttori di estratti di miscele di tabacco Brebbia, facevano assaggiare i liquidi con quello che mi è sembrato un JustFog: scelta forse pratica, ma poco indovinata per un tabacco naturale.
Alcuni hanno criticato la scelta, operata da quasi tutti gli espositori, di far assaggiare i liquidi con nicotina a zero, o comunque molto bassa (max. 3 mg/ml); io, che pure svapo i tabaccosi a 9, ne sono stato invece contento, altrimenti, con tutti gli assaggi che ho fatto, mi avrebbero presto ricoverato per intossicazione da nicotina! :D E' vero che assaggiare un tabaccoso senza nicotina è strano, perché manca quella "soddisfazione chimica" che dà la nicotina, ma l'aroma si sente comunque, e questo è quello che conta, alla fine.

Gli incontri: il virtuale diventa reale.

Con Sua Maestà la SvapoQueen in persona! :)
Probabilmente il più importante dei motivi che mi hanno portato al Vapitaly è stato quello di poter finalmente conoscere di persona tante persone con cui, nel tempo, ho stretto relazioni virtuali sui social e sui forum. Ora non mi sembra il caso di nominare tutti (e sarebbe comunque di scarso interesse per chi legge), ma è stata un'esperienza veramente emozionante dare un volto ai tanti nick che affollano le pagine web che frequento abitualmente. Ho avuto anche la possibilità di conoscere di persona veri veterani dello svapo (e per "veterani" intendo gente che svapa da più di sette anni!) tra cui non posso non menzionare BimboBlu di Esigarettaportal; non me ne vogliano tutti gli altri utenti di ESP che ho avuto il piacere di conoscere o rivedere (e con cui abbiamo fatto una bellissima "pizzata" nella pausa pranzo di sabato), e gli amici di Facebook, ma per ciascuno di loro vorrei scrivere un paragrafo, e arriveremmo alle calende greche ^_^ . 
E poi ho avuto occasione di stringere la mano (e dare un volto) a produttori, commerciali ed aromatieri con cui  mi sono scritto in passato, o di cui avevo letto su internet: Milena "SvapoQueen" Cornolti, Riccardo Massarelli (Lord Hero), Adriano Di Ianne (Smo-King), Renzo Cattaneo (BlendFeel), Orlando D'Alessandro e Umberto "Spybot" Giannini (La Tabaccheria), Gian Maria Secco Ferrari e Nico Dall'Aglio (Tornado Juice), Claudia e Roberto Baldini (BandZ); e ho rivisto con piacere anche Alessandro Chiolini e Cinzia Palazzo (DKS), Dario Pelizzari (Svapobar) e Roberto Brigandi (Valkiria). 

Gli omaggi: una querelle senza fine.

Uno dei commenti "a caldo" che ho letto più frequentemente sui social è che quest'anno, a differenza della passata edizione, gli omaggi scarseggiavano. Io, che peraltro ero assente al Vapitaly 2015,  francamente non capisco dove sia il problema. Un omaggio deve essere per definizione spontaneo, e soprattutto deve avere una motivazione economica: forse l'anno scorso gli espositori non hanno avuto un grande ritorno economico dagli omaggi, o forse volevano semplicemente tenere bassi i costi (va considerato che noi siamo entrati gratis grazie allo sforzo economico degli espositori).
Ho visto scene di isteria collettiva davanti allo stand di Avoria, da cui lo staff lanciava qualcosa (gadget? spero non aromi...) alla folla festante, e mi si è affacciata alla mente l'immagine poco edificante del fattore che lancia il mangime alle galline; analoga scena decisamente poco elegante l'ho vista davanti ad uno stand (non ricordo quale) del "settore americano".
Appena entrato, una gentile hostess della Lop mi ha messo in mano una bustina con un paio di boccini dei loro liquidi, e l'ho trovato un gesto carino; e quando ho comprato un singolo aroma dalla Super Flavor, la ragazza mi ha aggiunto un campione omaggio, e sono rimasto piacevolmente sorpreso. Lo stesso è successo allo stand Tornado Juice; mentre la ToB, che non vendeva niente ma esponeva soltanto, mi ha regalato due boccini di eliquid (di cui uno scelto da me) chiedendomi di fornire il mio indirizzo email. Gli omaggi che ho ricevuto sono tutti qua, e non mi sento assolutamente deluso, al contrario.
Poi, è giusto che menzioni che ho ricevuto alcuni regali "personali" da amici o produttori che ci tenevano a fare un omaggio proprio a me: Alessandro della DKS mi ha regalato un boccino di un liquido che mi era piaciuto, Orlando D'Alessandro della Tabaccheria mi ha regalato tutti e 5 gli aromi Elite (che avevo ordinato e stavo per pagare, come un qualunque utente, ma lui è stato gentilissimo e ha insistito a regalarmeli), e Roberto Brigandi di Valkiria mi ha regalato la nuova linea "giapponese" (di cui non conosco il nome, se ne ha uno...) The Rising Sun, per poterli recensire. Ma comunque questi non sono "omaggi" nel senso che dicevo sopra, e se i produttori hanno deciso di dare una stretta ai regali "a pioggia", per me è assolutamente legittimo. Io sono andato al Vapitaly per assaggiare (gratis) tanti liquidi che non conoscevo, per incontrare gente e per divertirmi insieme a chi condivide con me questa passione, e sono tornato a casa assolutamente soddisfatto! :D 

Gli aromi concentrati: piccola quantità, grande qualità.

Gli amici della DKS
Ad occhio, direi che negli stand il rapporto tra aromi concentrati e liquidi pronti era di 1:100. Evidentemente il mercato -- TPD o non TPD -- continua a puntare sui lucrosi premiscelati, snobbando i concentrati. Ma (e qui c'è un "ma" grande quanto una casa), i pochi produttori che offrivano aromi concentrati, quasi tutti italiani, mi sembra abbiano fatto un eccellente lavoro, tanto da riconciliarmi con il mondo del vaping :)
La mia prima menzione va sicuramente ad uno dei miei primi amori: la DKS. Alessandro Chiolini ha profuso la sua grande sensibilità aromatica per offrire in anteprima una serie di cinque aromi concentrati, cinque ricette complicate e gustose a cui ha assegnato sibillini nomi-numero (#1, #2, ...) per stimolare la capacità del vaper di riconoscere i numerosi ingredienti e godere della sorpresa, senza farsi fuorviare da nomi più o meno descrittivi; si tratta di mix fruttati e cremosi che strizzano un po' l'occhio allo stile "americano", pur rimanendo sempre, indubitabilmente, "Made in Italy".
Nel campo degli estratti concentrati di tabacco, il podio lo assegno invece senz'altro a La Tabaccheria, che ha portato al Vapitaly la nuovissima serie Elite: 5 selezioni di tabacchi da intenditore che ho assaggiato per la prima volta al loro stand, dove ho potuto stringere la mano anche il "patron" Orlando D'Alessandro.

Un attimo di calma (apparente) durante la mattinata
Ho apprezzato anche l'ingresso degli aromi concentrati nel portafoglio prodotti di Tornado Juice, che offre adesso anche in versione concentrata alcuni dei suoi premiscelati più apprezzati (sui Tornado Juice tornerò a parlare più avanti a proposito dei nuovi liquidi pronti).
Una menzione particolare la vorrei poi riservare alla ToB, che ha presentato al Vapitaly un nuovo aroma/eliquid dal nome (credo provvisorio) "Rum Cacao": il nome sarà provvisorio ma spero che la formula sia definitiva, perché è eccezionale! :D E' un liquore al cacao (tipo il Cuba della Venchi) in cui sia la componente cioccolatosa che quella alcoolica sono veramente realistiche e ben bilanciate; purtroppo -e la cosa è ben curiosa- la ToB non effettuava vendite in fiera, e comunque il nuovo aroma non è ancora sul mercato, per cui dovremo attendere...
Infine, per chiudere l'argomento degli aromi concentrati, vorrei spostarmi all'estero, dai nostri cugini francesi della TheFUU, che hanno portato al Vapitaly l'intera linea "HVG" di aromi concentrati studiati specificamente per il cloud-chasing; non solo mi sono divertito come un bambino, al loro stand, a provare (per la prima volta) a fare un po' di nuvoloni ^_^ , ma alcuni di questo aromi mi sono veramente piaciuti tanto, sia per il gusto che per l'idea originale di offrire aromi appositamente creati per cloud.

I liquidi pronti: (quasi) niente di nuovo sotto il sole.

Un angolo di Malesia al Vapitaly
Almeno per una cosa, il Vapitaly mi è stato di grande aiuto: ho avuto la prova inconfutabile che decisamente io non sono amante dei liquidi cremosi, che fanno invece impazzire gran parte dei vapers. Latte, crema, vaniglia, nutella, panna e tutte le loro possibili permutazioni e combinazioni non esercitano alcun fascino su di me. Anzi: sono gusti che proprio non mi piacciono! In tutti sento un fondo noccioloso-bruciacchiato-stantio che mi rovina irrimediabilmente il piacere dello svapo. 
Il problema è che l'80% dei liquidi premiscelati offerti in prova al Vapitaly erano esattamente di questo tipo; quindi, la mia analisi sarà necessariamente sommaria, e mi scuso sin d'ora se trascurerò qualcuno degli imperdibili gusti "assolutamente identici" ai vari Nesquik, Nutella, Oreo, ecc.
A parte quello dei Five Pawns (che -non lapidatemi- ho assolutamente ignorato), uno degli stand che ha riscosso più interesse è stato quello della BorongVape, che ha offerto agli avidi vapers nostrani un'interessante selezione di liquidi pronti malesi (molti della Bangsawan, ma anche di altri produttori malesi di cui sinceramente non ricordo il nome...). L'idea alla base dei liquidi malesi è semplice: prendi un paio di frutti e li misceli ad una generosissima dose di Koolada (guai a chiamarla "mentolo": se la prendono :P ); considerando che i malesi svapano come vaporiere, ci si potrebbe aspettare tenori di nicotina bassi o nulli, ma no: il minimo è 6 mg/ml, e si sale fino a 12! Alcuni gusti erano originali ed interessanti, come il liquido alla Root Beer, o il dolcissimo "French Macaron"; altri erano molto buoni, ma non credo che avremmo difficoltà a ricrearli a casa, con gli aromi che usiamo normalmente (a patto di avere una buona scorta di Koolada, ovviamente).

L'affollato stand della Kilo
Per il resto, ho girato tra i vari stand francesi, americani e inglesi alla ricerca di qualcosa di veramente interessante, ma sinceramente non ho trovato niente che mi entusiasmasse. Lo stand della Kilo --una profusione di nero e oro-- era piantonato da ragazze piuttosto svogliate che sembravano farti un favore personale, permettendoti di assaggiare i loro nettari sopraffini, che si sono rivelati piuttosto deludenti (per me): il Kiberry non mi è piaciuto affatto, il Tru Blue era passabile, gli altri nemmeno me li ricordo.
Allo stand della Liquid State mi è piaciuto l'Apple Butter e un po' anche il Cali Colada, ma non avrei potuto assaggiarli se non avessi fornito io stesso alla hostess le batterie per la box, perché non le era permesso smontare l'atom e non avevano batterie cariche... o_O 
Sul versante francese, pollice verso per la J Well, sia per la nuova linea La Parisienne (grafica e boccette strepitose, ma gusto non all'altezza), sia per la classica serie D'Light, di cui forse salverei il Purple Light, ma nessuno era comunque memorabile.
Invece nello sciccosissimo stand della Liquideo (sembrava una profumeria d'alto livello) ho trovato qualcosa di interessante, anche se l'offerta era veramente sterminata e ho potuto provare solo qualcosina delle linee Dandy e Think (entrambe molto originali, forse anche un po' troppo...); nell'angolo più remoto del grande stand Liquideo ho poi assaggiato l'interessante linea Muertes, presentata in anteprima al Vapitaly e non ancora in commercio: solo tre gusti, ma tutti piacevoli (il mio preferito è El Gringo); il problema è che non ho capito se sono veramente creati o distribuiti dalla Liquideo: alla mia domanda, la risposta della hostess è stata piuttosto evasiva...
Sempre in terra d'oltralpe, la EliquidFrance si è distinta per la sua linea Classic Kiss, tra cui ho apprezzato particolarmente il liquido di bandiera (il Classic Kiss, appunto) e il Mozart; gli altri non incontravano molto il mio gusto ma ne ho riconosciuto comunque la gran qualità. Anche della linea Sweet Cream me ne sono piaciuti un paio (non ricordo bene quali, mi sembra il n.9 e il n.16, ma non sono sicuro...). Insomma, questa EliquidFrance è da tenere d'occhio :)
Infine, giudizio appena sufficiente per la linea Dripping Range della britannica Eco Vape:  buonini il Pinkberg e lo Zombie Astaire, ma comunque "già visti"; passabile il Blueberg, mentre il Dragon Blood non mi è piaciuto (nonostante ami il dragonfruit); pollice verso per i vari eliquids al latte Milkshake, Milfsmilk e il nuovo Milfman: non aggiungono niente di nuovo al già deludente (e affollato) panorama degli eliquids "da latteria". Non ho assaggiato abbastanza liquidi per dare un giudizio definitivo, ma decisamente questo marchio non mi ha impressionato.

Ho lasciato per ultimi gli eliquids italiani, perché c'è molto da dire, nel bene e nel male.
Valkiria, dopo l'acquisizione da parte di VaporArt di una quota del marchio, dimostra che nulla è cambiato nelle scelte aromatiche, proponendo in anteprima al Vapitaly una serie di 5 nuove creazioni dai nomi ispirati alla tradizione giapponese; tutti e cinque mi sono sembrati molto interessanti, ma mi riservo di recensirli approfonditamente, avendoli avuti in omaggio dal gentilissimo Roberto Brigandi; Non so se questi eliquids verranno offerti anche in versione concentrata, come nella tradizione Valkiria: al Vapitaly erano presenti solo in versione premiscelata.
Lo stand della BlendFeel
Sono passato ovviamente anche allo stand della Blendfeel, dove mi sono concentrato sulla linea SlowVape, che non avevo mai assaggiato e che mi incuriosiva molto, essendo costituita da estratti naturali di tabacco, offerti sia in versione concentrata che premiscelata. Devo dire che non sono male, ma non fanno gridare al miracolo; sono un grande estimatore del tabacco Latakia (da svapo), e il Latakia della BlendFeel è buono, ma nulla più; le miscele (Blends) sono abbastanza interessanti, e ho sinceramente apprezzato le due più "strong", Leone e Toro; ma per non apparire scortese nei confronti dell'affabilissimo Renzo Cattaneo, che ho avuto il piacere di conoscere di persona, dico solo che l'apprezzamento di questi liquidi non è arrivato al punto di pensare di acquistarli.
Merita decisamente una menzione l'originale idea di BandZ di abbinare i liquidi da svapo con prodotti alimentari, con la nuova linea Mangia & Svapa, in cui la confezione include alcuni boccini di liquido pronto dal gusto dolce o fruttato) e una polvere che si può miscelare con acqua o latte per ottenere una crema da mangiare al cucchiaio (o che si può usare per farcire piccoli dolci) con lo stesso sapore del liquido da svapo; certo, per un goloso come me, la crema così ottenuta non regge il confronto con quella di pasticceria :P ma questo nulla toglie all'importante messaggio lanciato da questo prodotto: lo svapo ha molto più a che fare con l'alimentazione che con il tabacco. Per quelli sempre alla ricerca dello "svapo alternativo", sottolineo che -come mi è stato spiegato da Roberto Baldini- i due prodotti (eliquid e polvere alimentare) non sono intercambiabili: hanno sapori analoghi, ma ognuno secondo il proprio utilizzo tipico; per cui non è possibile "insaporire" una crema con l'eliquid, né è possibile sciogliere la polvere in PG e svaparsela! ;) 
Foto "rubacchiata" dalla
pagina FB di Tornado Juice!


Proseguendo con le produzioni italiche, ritorno come promesso a parlare di Tornado Juice, che ha proposto in anteprima al Vapitaly la linea FreakShow, in base full-VG da cloud, ispirata al mondo del circo; ho assaggiato (credo...) tutti e sei i liquidi di questa linea, e ho apprezzato particolarmente il Mezza Signora, il Lentini e il Donna Barbuta: nomi divertenti che nascondono interessanti abbinamenti fruttati e cremosi.
Chiudo con un voto negativo per la SvapoQuadrato, di cui non ho apprezzato la linea La Lattaia, né tanto meno la nuova Q-tella, che al più è un passabile liquido alla nocciola, ma certo non è una buona
imitazione della Nutella; belle etichette, piene di accattivanti (e -mi risulta- inammissibili) immagini di gustosi alimenti, ma poi allo svapo la realtà è deludente.
Un po' per stanchezza (anche delle papille), un po' per scarso interesse, ho ignorato diversi stand, tra cui il centralissimo stand VaporArt, il defilato stand DeOro, l'Outlet della Sigaretta Elettronica che esponeva diversi marchi tra cui Fumantia (di cui è diventato distributore ufficiale) e numerosi altri: decisamente in due giorni non si poteva assaggiare proprio tutto! :)
Ho fatto comunque un salto da Perino London (dovevo assolutamente vedere la "mise" scelta quest'anno per la Perinette di turno...) ma ho provato solo qualche distratto assaggio, di cui ricordo poco. Ricordo bene invece lo stand Alien Vape, caratterizzato da un divertente E.T. porta-liquidi, ma l'unico eliquid offerto in prova meritava solo un tiepido "Meh!".

Arrivederci (spero) alla prossima edizione del Vapitaly!


10 commenti:

  1. Bellissimo reportage,Stefano, mi spiace di non
    averti incontrati... non hai parlato dei liquidi di art&scienze,li hai assaggiati?

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    1. Non ricordo uno stand Art&Science, mi dev'essere sfuggito, o ho pensato che fossero americani... :P

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  2. Gli unici liquidi che mi hanno colpito sono stati i TNT Vape (Booms e HelloMary su tutti) e i Linea Air by VaporCave.
    Ahimè entrambi non menzionati in questo articolo.
    Scandalosi i macerati Azhad su Griffin e rx200 a 130W e scandalosi i La Tabaccheria su altrettanti Griffin.
    Capisco le mode e la richiesta del mercato ma snaturare uno stile di svapo per vendere lo trovo di cattivissimo gusto, specialmente in una Fiera che dovrebbe essere la vetrina del meglio esposto nel miglior modo possibile.
    Non mi piace questa moda dei 200W ad ogni costo, dei liquidi al gusto indefinito di popcorn al burro di arachidi, delle creme glicemiche che un diabetico ci rimarrebbe secco e del "Il mio nuvolone è più grosso del tuo", tant'è che non mi adeguo continuando a svapare a 12W i miei macerati preferiti in Bottom Feeder.
    In ogni caso, complimenti per il reportage Stefano...come sempre mi trovi d'accordo con le tue disamine.
    Mi spiace non averti incontrato, mi sarebbe piaciuto scambiare 2 chiacchiere. Sarà per il prossimo Vapitaly :)

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    1. Ma certo, sarà per il prossimo Vapitaly :)
      Lo stand della TNT Vape è stato uno dei primi che ho visitato, ricordo di aver assaggiato il KamiCake e il FruitBomb, ma non ricordo di che cosa sapevano... La linea Air classica l'ho assaggiata, ma sono aromi troppo complessi da assaggiare al volo in un atom a cui non sei abituato, non saprei dare un giudizio (a parte il giudizio positivo "sulla fiducia"); invece gli aromi nuovi, quelli tabaccosi-fruttati li ho ignorati, perché queste contaminazioni non sono nelle mie corde.

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  3. Guidato dalle tue recensioni ho cercato alla fiera i macerati. E visto il costo la varietà di questi prodotti il VAPITALY è stata l'occasione perfetta! Sono entusiasta e anche i prezzi proposti in fiera mi hanno piacevolmente sorpreso. Mi sono già innamorato del Latakia, e l'ho comprato dal Vaporificio come aroma concentrato. Anche qui sono stato piacevolmente sorpreso dall'omaggio di un liquido pronto a fronte di un acquisto da 5€ (mi hanno anche lasciato scegliere quello che preferivo)

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    1. Grazie della tua testimonianza! :) Sui prezzi, è vero che erano sorprendenti, ma in alcuni stand la sorpresa è stata negativa (fino a 18€ per 30ml...)

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  4. Ottima recensione, a me han colpito particolarmente i liquidi importati da Vanillavapes (combinazioni a dire poco assurde), anche le nuove linee con relativi omaggi di vaporart

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    1. Grazie anche a te del contributo: dovendo fare necessariamente una selezione, abbiamo evidentemente scelto di visitare stand diversi ^_^

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  5. Numenor, leggerti è sempre un piacere. Anche questa volta mi sembra che tu abbia fatto un bell'articolo.
    Complimenti per quello che fai e per il tuo contributo al mondo dello svapo.

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