La VaporArt è un'azienda italiana che produce e commercializza
esclusivamente liquidi premiscelati. Recentemente, l'azienda ha fornito
gratuitamente a numerosi vapers una campionatura dei propri prodotti, a
scopo promozionale, e anch'io -mosso dalla curiosità- ho deciso di
testare questi prodotti.
Devo dire subito che, ad eccezione del Regular, non sono rimasto
particolarmente colpito da questi liquidi, che giudico nella media (dei
prodotti industriali). Va peraltro chiarito che il mio hardware di test
(atom Cisco HH357 da dripping) forse non è proprio quello che hanno
usato come riferimento i creatori di questa linea: sul loro sito infatti
si vedono solo esig tipo ego-c e clearomizer, per cui deduco che siano
liquidi destinati ad un pubblico alle prime armi e non a svapatori
esperti, che magari hanno agevole accesso via internet a canali di
approvvigionamento di altro livello.
Ringrazio comunque VaporArt per avermi messo a disposizione la
campionatura gratuita, accogliendo anche la mia richiesta di includere
nei 6 liquidi omaggio anche il Malby, di cui ero particolarmente
curioso.
Gli eliquids sono stati testati nella versione a 9 mg/ml di nicotina, in dripping su HH.357, in variwatt da 5,5W a 11W.
VaporArt AGRUMI MIX |
Un aroma "divertente", in cui si combinano in modo equilibrato arancia e
limone; ha un gusto leggero e "pulito", ottimo anche dopo mangiato (ma
magari non dopo il caffè) e la mattina. Come la quasi totalità degli
aromi agrumati profati finora, di tutte le marche, anche questo è
caratterizzato da un gusto non particolarmente naturale, che richiama
molto le caramelle dure all'arancia e al limone (si nota in particolare
la "frizzantezza" che caratterizza proprio le caramelle). Rimane
comunque un aroma gustoso e piacevole, anche se la nicotina non lega
bene con il gusto agrumato: già a 9mg appare eccessiva.
Giudizio personale: DISCRETO.
VaporArt MALBY |
Il nome, che richiama in modo vezzeggiativo una nota sigaretta, fa
pensare ad un tabacco semplice, sigarettoso, ma magari con una punta
dolce che ammorbidisca il gusto.
Il gusto è più aromatico di quanto ci si aspetti: in effetti ha delle
componenti legnose, a tratti finanche aspre; in verità la nota dolce c'è
(un po' tra la camomilla e il miele), e riesce a riequilibrare il
bouquet complessivo. Purtroppo la sensazione generale è di un aroma
artificioso, a causa delle note legnose che tendono al legno vecchio e
di un retrogusto in esalazione in cui la componente dolce contrasta
sgradevolmente con gli accenti aspri della base tabaccosa. Dal canto
suo, la nota dolce è piuttosto "pesante" e persistente: anche dopo lo
svapo continua ad aleggiare nel naso e sulla lingua. Ad alti wattaggi
(>9W) la temperatura attenua la componente dolce, rendendo un po' più
gradevole l'aroma.
Non riesco a ritrovare nello svapo la descrizione ufficiale, che parla
di un gusto secco e tabaccoso: in verità la parte tabaccosa potrebbe
anche corrispondere alla descrizione, se solo non ci fosse quella
componente dolciastra ad arrotondare le (gradevoli) asperità del
tabacco.
Infine, il fatto che nella descrizione ufficiale si dichiara che l'aroma
è "vero estratto 100%" di foglie di tabacco crea delle aspettative di
un gusto di tabacco macerato, fumoso e diretto; ma poi al primo tiro si
rimane un po' disorientati, nell'avvertire questo gusto che non appare
poi così tanto naturale. Non ho motivo di dubitare di quanto dichiarato
dal produttore, ma il gusto appare al mio palato come un normale
tabaccoso di sintesi.
Giudizio personale: DISCRETO.
VaporArt MORAVIOLETTA |
Gli amanti della mora non potranno non apprezzare questo eliquid dal
bouquet intenso e profumato. La mora è normalmente un gusto difficile da
rendere in modo realistico, perché a dosaggi anche leggermente
eccessivi tende a dare uno sgradevole effetto di "profumo per ambienti".
Ma in questo caso, l'aggiunta della violetta conferisce spessore al
gusto e sfrutta a proprio vantaggio quello che è normalmente un punto
debole della mora. L'esperienza di svapo è completa, dal tiro
all'esalazione. L'unico problema è la scarsa resa a wattaggi medi e
alti, ma questa è una caratteristica comune a quasi tutti i fruttati.
Giudizio personale: MOLTO BUONO.
VaporArt REGULAR |
Questo eliquid porta un nome impegnativo, perché richiama immediatamente
alla memoria aromi omonimi presenti da tempo sul mercato e largamente
apprezzati dagli utenti. Mi rendo conto subito, al primo tiro, che la
struttura aromatica è proprio quella giusta: un tabaccoso leggero ma
presente, impreziosito da una punta di liquirizia in cui la parte
amarostica è equilibratamente bilanciata da quella più dolce; il tutto
legato da una lieve nota acidula che fa da collante e rende il bouquet
più leggero e adatto ad uno svapo anche prolungato.
Anche messo a confronto diretto con l'aroma Regular più famoso tra i
vapers "d'esperienza", questo eliquid mantiene la posizione a testa
alta.
Ottima resa alle alte temperature, anche con elevati livelli di nicotina.
Aggiungo che questo liquido sembra un po' un'eccezione nel panorama dei
liquidi VaporArt, e anche l'etichetta di colore diverso suggerisce che
forse la creazione di questa ricetta ha seguito un iter differente
rispetto al resto della produzione.
Giudizio personale: OTTIMO.
VaporArt TEXAS BLEND |
E' un tabaccoso aromatico, tendente al dolce, caratterizzato da una nota
cioccolatosa, presente soprattutto in esalazione. Anche in questo caso,
la nota dolce ha una connotazione che ai primi tiri può sembrare un po'
artificiosa, non gradevolissima, che sminuisce anche la componente
tabaccosa; però via via che si svapa la sensazione si riduce sempre di
più (soprattutto se si usano a wattaggi elevati). Questa sua
caratteristica potrebbe rendere questo aroma non particolarmente adatto
ad un uso ripetitivo o quotidiano. Può comunque piacere a chi ama i
tabacchi dolci, mentre chi cerca un tabaccoso "duro e puro" è meglio che
guardi altrove.
Giudizio personale: DISCRETO.
VaporArt WEST VIRGINIA |
Personalmente, sono sempre un po' sospettoso di fronte ai tabacchi
Virginia; ma quel "West" nel nome in qualche modo mi lascia sperare in
un tabacco con del carattere, magari un po' ruvido, seppur
tendenzialmente dolce.
La prima impressione è buona: un tocco di affumicato si sposa con un
tabacco dal gusto nitido e non troppo dolce; l'aroma evapora sulla
lingua, passando nel naso quasi di sua spontanea volontà, dando una
sensazione leggermente alcoolica. Durante il tiro, una gradevole nota
fresca (un'oncia di mentolo?) solletica la punta della lingua e il
palato, alleggerendo ulteriormente la componente affumicata, che rimane
in sottofondo. C'è solo una piccola nota stonata, presente soprattutto
in esalazione, che ricorda il retrogusto un po' "pesante" ed artificioso
del Malby; ma non si avverte sempre, va e viene a seconda della
temperatura dell'atom, e per lo più non riesce a rovinare la generale
piacevolezza dello svapo.
Giudizio personale: BUONO.
Ho provato il british tobacco della vaporart e l'ho trovato perfetto per le mie papille.In pratica io e mia moglie ne consumiamo un infinità Ecco perché ho chiesto in tanti forum se qualcuno conoscesse un liquido clone di altra marca che a differenza della vaporart produca anche l'aroma oltre al pronto. Ma nessuno sembra aver mai provato il british ne a mio parere merita eccome. Non mi resta che rivolgermi al più preparato,cioè tu. Hai qualche idea in merito?
RispondiEliminaScusa se ho commentato come anonimo,risolvo.
RispondiEliminaCiao e grazie per la cortesia di esserti "deanonimizzato" ^_^
EliminaNemmeno io ho mai provato il British Tobacco della Vaporart, quindi purtroppo non posso aiutarti; so comunque per esperienza che -soprattutto sui tabaccosi- è estremamente difficile che altre aziende riescano a produrre un "clone". Ma ti auguro di trovarlo, visto ne che ne siete tanto appassionati! :)
Deve essere vero,a parte qualche eccezione forse, tipo un famoso liquido della ovale riprodotto dal nemesi della dea tale e quale. Magari potrei ricrearlo mixando altri liquidi, il fatto è che non ho l esperienza per capire quale aroma è in uso in un liquudo o in un altro . Tipo capisco adesso cosa è l etilmaltolo e che caratteristiche ha ma tranne questo e pochi altri ancora mi ritengo un pivello. Chissa un giorno ti capiti tra le mani una boccetta di british , uno come te capirá senz altro i vari tipi di aromi che sono stati utilizzati e mi potrai dare una dritta
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