Il packaging è molto originale e colpisce per il suo gusto rétro: i
boccini vengono venduti in ampi contenitori cilindrici di cartone,
decorati con la grafica specifica di ogni eliquid. All'interno, si trova
un boccino in PET da 20ml, con tappo di sicurezza e contagocce lungo e
sottile, identico a quello degli aromi T-Juice. L'etichetta riporta
tutti gli elementi richiesti dalla legge, incluse le avvertenze di
pericolo ed i recapiti del produttore. E' presente anche la data di
preferibile consumo, sebbene sotto la criptica sigla "BBE" ("Best
BEfore"); guardando il codice del lotto di produzione, si deduce che la
"scadenza" è fissata ad un anno e mezzo dalla produzione.
La base utilizzata, a leggere gli ingredienti, sembrerebbe sempre la
stessa (60% PG, 40% VG) per tutti e quattro gli eliquid; ma leggendo più
attentamente, si nota una curiosa formulazione: "PG: <60%; VG
>40%". Evidentemente non si tratta di percentuali fisse, ma di minimi
e massimi prestabiliti; ciò è confermato dal test di svapo, in quanto
la vaporosità e l'hit cambia anche sensibilmente tra un eliquid e
l'altro. Anche la maggiore o minore densità del liquido (indicato, tra
l'altro, dalla maggiore o minore propensione ad allagare l'atom durante
il dripping) porta alla medesima conclusione.
Le concentrazioni di nicotina offerte sono: 0, 6, 12 e 18 mg/ml; i liquidi da me testati e recensiti sono tutti a 6mg.
Il prezzo di questi eliquid, su tutti i siti che ho visitato, è sempre
di € 15 (pari alle 11,99 sterline richieste sul sito del produttore) per
la boccetta da 20ml; oltre che sul sito ufficiale
halcionhaze.co.uk,
i liquidi sono reperibili su diversi siti europei, sempre allo stesso
prezzo, ma non sembrano avere una grande diffusione: da quello che ho
potuto vedere finora, pare che il produttore abbia volutamente limitato
la distribuzione ad
un solo shop online per ogni paese europeo, come a sottolineare lo speciale target di riferimento di questa linea di prodotto. In Italia sono distribuiti da @
TUTTALTROFUMO, che mi ha gentilmente fornito gli eliquid necessari ai test e alle successive recensioni.
Come accennavo prima, il gusto di questi liquidi è veramente
particolare; gli aromatieri di T-Juice ci hanno già abituato ad aromi
intensi e contrastanti, ma con gli Halcyon Haze si sono spinti oltre,
creando dei bouquet estremamente complessi e sfaccettati, che
probabilmente rendono in modo profondamente diverso a seconda
dell'hardware con cui si svapano. Io, come mio solito, li ho testati
tutti a vari wattaggi, in dripping su Cisco HH.357. La complessità della
composizione aromatica è elevatissima, e cambia continuamente a seconda
del wattaggio e della temporanea assuefazione a questa o quella
componente. In ogni caso l'esperienza di svapo è suggestiva: non si
tratta semplicemente un insieme di molecole aromatiche: ciascuno di questi e-liquid racconta una storia. Poi, che la storia possa piacere o meno, è soggettivo, come sempre; ma è un'esperienza che vale la pena di provare.
Sin dal primo tiro, il palato diventa il teatro di una battaglia
all'ultimo sangue. Da un lato rullano i tamburi, cupi e profondi, di
un'armata eterogenea: secche note speziate e legnose colpiscono la
lingua, aprendo la strada ad un gusto fumoso e aromatico di tabacco tipo
Latakia, dietro cui si nasconde un sentore "nutty" molto particolare,
piacevolmente sgraziato, che allo sbuffo e in esalazione riempie il naso
di un profumo che ricorda (ma piuttosto vagamente) le caldarroste.
Dall'altra parte squillano le trombe cristalline del fresco mentolo, che
smorza astutamente gli attacchi del tabacco, accompagnato da una
sparuta presenza di un caramello dolceamaro, che si avventa sulle spezie
addolcendole, senza però riuscire mai a domarle.
Lo scontro è titanico, e non si fanno prigionieri. Non si alza un gran
polverone (la vaporosità è nella media), ma l'hit è fenomenale,
nonostante i soli 6mg/ml di nicotina. Il gusto pesante delle castagne
arrosto la fa da padrone, soprattutto quando la potenza dei watt rende
torrido il campo di battaglia, mentre il fumoso tabacco si limita a dare
manforte dalle retrovie. Ma alla fine, quando l'ultimo sentore di
castagne e di spezie è caduto, ed ogni nota di caramello è scomparsa,
l'unico aroma che persiste indomito è il mentolo, che permea il palato
della sua freschezza.
Fuor di metafora, questo liquido sorprende per la sua intensità e per
l'originalità degli ingredienti; però l'abbinamento tra il tabacco turco
e il pesante gusto "nutty" che richiama le castagne può non piacere a
tutti. Anche il gusto stesso delle castagne arrosto non è
particolarmente fedele: se non l'avessi letto sulla descrizione
ufficiale non l'avrei riconosciuto. Certamente il gusto personale pesa
molto nella valutazione di un eliquid (a me per es. le castagne non
piacciono), anche se da un punto di vista obiettivo non può non
riconoscersi la grande accuratezza della costruzione aromatica,
l'originalità degli ingredienti e degli abbinamenti, e la completezza
del gusto in tutte le fasi dello svapo. L'eliquid ha infine un'ottima
resistenza agli alti wattaggi, che peraltro permettono di limitare
-qualora ciò fosse maggiormente gradito- la presenza di castagne e
spezie a favore dei toni più fumosi del Latakia.
Giudizio personale: DISCRETO.
Basta uno sguardo, una sniffata, un tiro, e ritrovi una vecchia
conoscenza, un aroma particolare e caratteristico, conosciuto ai tempi
del Red Astaire... E' un trasformista, ma sotto il travestimento lo
riconosci, è lui. Allora si faceva chiamare "Uva" (tra virgolette,
perché non è che gli assomigliasse poi tanto, all'uva), mentre ora, qui
al Gin's, si fa chiamare "Mirtillo", ma non ti puoi sbagliare, non ce ne
possono essere due uguali, e i suoi travestimenti sono sempre da
quattro soldi: alla fine lo scopri subito. Ha cambiato giro, e adesso si
accompagna a tipi veramente poco raccomandabili: c'è Limone, un tipo
citrico e acido che è meglio non contraddire; e Mentolo, un quintale di
muscoli che se volesse ti potrebbe stendere con due sganassoni. Alcuni
li confondono con la Banda dello Snake Oil, ma non sono loro, fidati.
Dietro di loro torreggia un individuo dall'aria equivoca, che non ti
guarda mai in faccia; dicono che sia un po' pazzo, che abbia una doppia
vita: di giorno fa l'Assenzio, secco e aromatico, ma di notte l'hanno
visto con tacchi a spillo e boa di struzzo che si faceva chiamare
Anisetta e faceva la svenevole al night...
Forse ti starai chiedendo, visto che siamo qui al Gin's Addiction, dove
sia Mr. Gin, il proprietario... Eh, ma lui non si fa vedere mai: c'è,
guarda tutto, sente tutto, è sempre alle tue spalle: non lo vedi, ma
avverti la sua presenza, senti il suo sguardo di ghiaccio come una lama
d'acciaio sulla nuca. Te lo dico subito: non è certo un damerino, è un
tipo ruvido che sa essere sgradevole, se vuole. Ma se ci tieni, ti porto
da lui, basta dargli quello che vuole... Che cosa?! Hai solo 6 watt?
Ahahah! ma quelli non bastano, pivello! C'è chi ha sborsato anche il
doppio, per incontrarlo...
Giudizio personale: MOLTO BUONO.
Un giorno, l'Aurora Boreale volle mandare un saluto al suo vecchio amico
Sud, e allora affidò il suo messaggio al fedele Vento del Nord.
Turbinando, il Vento del Nord lasciò la sua casa di ghiaccio e si diresse a meridione.
Sorvolò l'America, e vide che l'Uomo coltivava la menta; e decise di
riposarsi per un momento tra le profumate pianticelle. Poi ripartì e
sorvolò l'Asia, e vide che l'Uomo coltivava la liquirizia, e decise di
riposarsi un attimo tra le odorose radici. E ripartì ancora, e sorvolò
l'Europa, e vide che l'Uomo coltivava l'uva bianca e l'uva nera, e
decise di riposarsi tra i freschi tralci delle viti.
Quando infine arrivò a destinazione, sussurrò il suo messaggio
nell'orecchio del Vecchio Sud e, stremato dal lungo viaggio, si
addormentò in una coppa di cristallo, condensandosi in un liquido
paglierino.
Il Vecchio Sud, assetato, bevve dalla coppa e vide che il liquido era
gelido come il Vento del Nord, frizzante come la menta, aromatico come
la liquirizia e dolce e asprigno come l'uva bianca e l'uva nera. E gli
piacque tanto che per non perderne neanche una goccia lo travasò in una
bottiglia, la sigillò, e scrisse su un'etichetta blu: "Aurora Boreale".
Giudizio personale: MOLTO BUONO.
Primo step: annusare la boccetta. Si avverte un profumo leggermente
asprigno ed agrumato: forse lo "Sweet" del nome è stato dato un po' a
caso…?
Secondo step: fare un tiro a coil spenta. Sembra una sciocchezza, ma
così si capiscono tante cose di un liquido. Mmmhh... Sembra di mangiare
un pasticciotto crema-amarena! Il dito parte in automatico verso il
pulsante di attivazione.
Terzo step: svapare. Ah! E chi l'avrebbe detto! Una dolcezza assoluta,
di quelle che ti fanno sbavare (davvero, non è un modo di dire). Sembra
di mangiare pasta reale, altro che un pasticciotto. Il profumo agrumato è
sparito, si sente un delicato gusto di mandorle, e l'amarena... non è
amarena, è un sapore nuovo, dolcissimo ma incredibilmente non
stucchevole; anzi, ha come una componente amarostica che non contrasta
il dolce, ma invece lo abbraccia e si fonde con lui. Si riconoscono le
bacche di vaniglia, dal gusto intenso e piccante; il dolce del miele
d'acacia, vellutato e avvolgente, di sottofondo; allo sbuffo, un gusto
amarognolo e burroso, come di prodotto da forno (allora il pasticciotto
c'è!). E poi in esalazione... toh, chi si rivede!... l'amarena. OK,
forse non è proprio amarena, ma ci somiglia molto: ha proprio quel gusto
dolcissimo che però poi si stempera nell'asprigno. L'hit non è
fenomenale, anzi è abbastanza soft; ma la vaporosità è eccellente, è una
vera nebbia: ma siamo proprio sicuri che usino sempre la stessa base
60PG/40VG? Qui c'è il trucco, secondo me... Il bouquet è veramente
gustosissimo, ma senza essere mai aggressivo; è complesso, sfaccettato,
ad ogni tiro mostra una faccia diversa. In una parola, appagante.
Quarto step: scatenare i watt! Eeeeeee... FLOP! Sotto la cruda luce dei
riflettori, la dolcezza scompare come un bel sogno, la vaniglia si
rivela un po' troppo pungente, l'amarena (o quel che è) si riduce ad un
retrogusto asprigno, e il pasticciotto risulta un po' bruciacchiato. No
no, meglio tornare a dormire e a sognare, nella tiepida penombra dei 6W
(o anche meno: che ce l'abbiamo a fare un varivolt, se no?).
Giudizio personale: OTTIMO.
Sipario. Al centro della scena c'è Venus, sola, immobile e bellissima.
Anche dal parterre si percepisce il suo profumo dolce, invitante, ma con
una punta quasi asprigna. I lunghi capelli, vaporosissimi, sono dorati
come le mele mature, e scendono in morbidi riccioli a coprire il viso.
E' senza trucco, non ne ha bisogno. E la sua espressione non è affatto
dolce, anzi, è decisa e maliziosa. Il lungo vestito di chiffon color
crema copre in morbide volute il corpo sinuoso e rotondo, creando un
seducente gioco di trasparenze.
Ma ecco, la musica inizia! Venus comincia a volteggiare leggera sul
palco, con movenze dolci e burrose, al lento ritmo dei 6 watt scanditi
dall'orchestra. L'ampio vestito color crema danza con lei, aprendosi
maliziosamente a scoprire una caviglia su cui spicca un bianco fiore di
vaniglia tahiti, una piccante visione che dura il tempo di un battito di
ciglia. Poi il ritmo si fa più incalzante, in un crescendo di watt,
l'atmosfera si fa calda... Danzando vorticosamente, Venus lascia che il
décolleté si apra un po', lasciando intravedere l'audace lingerie color
cannella. Il pubblico non le toglie gli occhi di dosso, e lei ride,
ride, probabilmente ha più alcool in corpo di quanto vorrebbe ammettere.
Se solo l'orchestra aumentasse ancora il ritmo... Il direttore cerca di
tenere a freno i musicisti: sa bene che se superasse il limite degli 8
watt i risultati sarebbero disastrosi. Ma i suoi sforzi sono vani. Tra i
vapori dell'alcool, le morbide e dolci movenze sono ormai sostituite da
piccanti visioni di vaniglia e cannella da togliere il fiato;
l'atmosfera è torrida, il pubblico ha un nodo alla gola.
E' il gran finale, l'orchestra si avvita arditamente in un turbine di note e, infine, tace. Il vestito color crema è in terra.
Giudizio personale: BUONO.
ho trovato l'EARTH BROTHER insvapabile, l'ho miscelato con un pò di tutto per salvarlo ma non c'è stato niente da fare, mentre il SWEET PRUDENCE è un signor liquido.
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