Anche quest'anno, puntualissimo, è arrivato l'appuntamento con il Vapitaly. Un appuntamento che attendevo con ansia e a cui mi sono recato con grande curiosità.
La mia attenzione, come sempre, si è concentrata su liquidi e aromi, in quanto non sono né appassionato né esperto di hardware (anche se alla fine una boxettina bf me la sono comprata... 😜).
La prima impressione è stata che ci fosse più spazio a disposizione degli utenti: corridoi più larghi, spazi comuni più ampi, un maggior numero di zone relax e due palchi contrapposti nei due padiglioni di fiera. Il risultato della nuova disposizione è stato che --a parità di visitatori, più di 20.000 persone-- il "traffico" scorreva molto meglio, c'era più spazio per mettersi in fila davanti agli stand e non c'era quel caldo soffocante che in alcuni momenti particolarmente congestionati aveva caratterizzato la scorsa edizione.
Ho ritrovato molte aziende "veterane" del Vapitaly, con due assenze che si sono fatte notare: Svapobar e DKS. In effetti, di assenti ce ne devono essere stati anche di più, in base ai dati ufficiali (169 espositori nel 2018 contro i 186 del 2017), ma evidentemente non ne ho sentito la mancanza; come non avrei sentito la mancanza di due "new entry" che invece hanno partecipato al Vapitaly per la prima volta: FlavourArt e Categoria 😁.