La ragazza che vedete in foto è DreamlikeMoon, vaper “della prima ora” nonché storica utente
di Esigarettaportal, particolarmente nota per le sue videorecensioni di
aromi ed eliquids. All’inizio della mia avventura svapatoria è stata
per me una preziosa fonte di informazioni e una grande fonte di
ispirazione, per la sua vasta conoscenza degli aromi per sigaretta
elettronica. In fondo, questo post è anche un piccolo omaggio a lei, che
ringrazio ancora da queste pagine. :k
Molti
mi chiedono come faccio a rilevare tante sfumature negli aromi che
recensisco. Certamente sono fortunato ad avere un senso dell’olfatto e
del gusto che evidentemente non hanno risentito granché dei miei 30 anni
di fumo. Ma per tirar fuori tutte le note aromatiche da un eliquid
esistono anche delle “tecniche di assaggio”, che in questo post cercherò
di spiegare. ;)
1 – “Sniffare” la boccetta.
Tempo
fa, una persona esperta mi disse che “gli aromi si odorano dal tappo,
non dalla bottiglia”. E’ sicuramente vero che un aroma concentrato
potrebbe avere un odore particolarmente intenso, che potrebbe confondere
il naso, invece che rivelargli i suoi segreti; però nella mia
esperienza ho verificato che l’odore della boccetta è molto più
indicativo di quello del tappo.
Sottolineo che con i tabaccosi organici sniffare la boccetta non è utile, in quanto le molecole aromatiche non sono abbastanza volatili da poter essere percepite dal naso; con i tabaccosi di sintesi l'operazione potrebbe essere utile, ma non sempre. Invece, con i mix fruttati e dolci, sniffarli può certamente essere utile per avere una prima idea dell'aroma complessivo e dei suoi ingredienti.
Se la boccetta è in vetro, conviene togliere un eventuale contagocce; se invece la boccetta è in plastica, ciò non è necessario perché premendo delicatamente la boccetta si agevola la fuoriuscita del profumo. In quest’ultimo caso, però, bisogna assicurarsi (schiacciando più volte la boccetta) che il contagocce sia libero dal liquido, così da non “sparare” inavvertitamente gocce di aroma direttamente nel naso :)
Sottolineo che con i tabaccosi organici sniffare la boccetta non è utile, in quanto le molecole aromatiche non sono abbastanza volatili da poter essere percepite dal naso; con i tabaccosi di sintesi l'operazione potrebbe essere utile, ma non sempre. Invece, con i mix fruttati e dolci, sniffarli può certamente essere utile per avere una prima idea dell'aroma complessivo e dei suoi ingredienti.
Se la boccetta è in vetro, conviene togliere un eventuale contagocce; se invece la boccetta è in plastica, ciò non è necessario perché premendo delicatamente la boccetta si agevola la fuoriuscita del profumo. In quest’ultimo caso, però, bisogna assicurarsi (schiacciando più volte la boccetta) che il contagocce sia libero dal liquido, così da non “sparare” inavvertitamente gocce di aroma direttamente nel naso :)
Per odorare correttamente la boccetta, occorre inspirare dal naso lentamente, mentre si sposta la boccetta da una narice all’altra (le percezioni delle due narici sono spesso differenti). Se la boccetta lo permette, l’operazione va fatta schiacciandola ritmicamente,
così da garantire un costante flusso di aroma verso il naso. Non è
opportuno insistere troppo: dopo 4-5 inalazioni complete, il naso
comincia ad assuefarsi alle note più intense, e la sua capacità di
identificare le varie componenti diminuisce sensibilmente.
2 – Assaggiare il liquido.
Se stiamo testando un aroma concentrato o un eliquid senza nicotina,
è possibile anche assaggiare direttamente il liquido, sempre con grande
cautela. Ovviamente, se l’eliquid contiene nicotina, anche se in modica
quantità, ogni contatto con la pelle va invece accuratamente evitato,
come sappiamo bene tutti.
Dico subito che
l’assaggio del liquido, di per sé, non è molto indicativo del gusto di
un certo aroma allo svapo; però questa operazione permette di ottenere
informazioni “di contorno” che possono tornare utili più avanti: una
componente aromatica che durante lo svapo può risultare sfuggente, può
magari risultare più evidente durante l’assaggio diretto.
Per assaggiare un liquido NON si mette il contagocce in bocca e NON si lecca la boccetta :D :D Invece, si deve strofinare il contagocce umido sul dorso della mano, in modo da bagnare una piccolissima area di pelle, senza che si formi una goccia. Meno aroma rimane sulla pelle, meglio è.
A questo punto, si appoggia la lingua sul dorso della mano, senza
leccare: la lingua deve rimanere semplicemente poggiata sulla pelle;
molte delle note aromatiche si rivelano già al primo contatto, mentre
altre vengono fuori quando si riporta la lingua in bocca e la si
strofina contro il palato, mentre contemporaneamente si espira dal naso.
Si
può eventualmente ripetere l’operazione usando una differente zona
della lingua (punta, lato destro, lato sinistro, zona centrale).
3 - Tirare a coil spenta.
Prima
di attivare la coil, provate a fare 2-3 tiri a coil spenta. Ovviamente
non ci sarà produzione di vapore, ma le note più intense, quelle che
caratterizzano l'aroma, si avvertono nettamente. Questa per me è
un'abitudine, che risale a quando fumavo: mi piaceva molto fare un paio
di tiri dalla sigaretta spenta, prima di accenderla; e anche con lo
svapo, trovo che questa tecnica riveli qualcosa in più di un aroma.
4 – Lo svapo a bocca aperta.
Questa è una tecnica di svapo sorprendente, che ho imparato proprio guardando i video di DreamlikeMoon.
Osservate la foto a lato e cliccatela per vedere il punto esatto del video YouTube
da cui è stato tratto. Lo svapo a bocca aperta consiste nel fare un
tiro lungo e molto lento (10 secondi), così da riempire la bocca di
vapore; poi si comincia ad inalare, ma senza far arrivare il vapore nei polmoni:
appena il vapore arriva alla laringe, e sentite l’hit, è il momento di
espirare. L’esalazione va fatta a bocca aperta, schiacciando il più
possibile la lingua verso il basso (in particolare, abbassando e
schiacciando la base della lingua).
Vi assicuro che usando correttamente questa tecnica anche il liquido a voi più noto rivelerà insospettabili componenti aromatiche, che non avevate mai percepito prima. E inoltre questa tecnica ha il vantaggio di potenziare notevolmente l’hit,
perché il vapore si ferma sulla laringe, ovvero proprio sulla parte
della gola che si contrae (per reazione alla nicotina) creando il noto
effetto che noi chiamiamo “hit” o -appunto- “colpo in gola”. Però è
importante inalare pochissimo, evitando che il vapore arrivi ai polmoni,
altrimenti l’effetto della tecnica di “svapo a bocca a aperta” si
vanifica.
5 – Passare il drip tip da un lato all’altro.
Tutti
noi abbiamo un lato preferenziale, quando svapiamo; io per es. sono
mancino e quindi tipicamente inserisco il drip tip nel lato sinistro
della bocca. Alternare il lato della bocca, passando da sinistra a
destra e viceversa, è molto utile perché -anche dopo una lunga sessione
di svapo- le papille poste sul lato nascosto della lingua sono ancora
“vergini”, per così dire. Durante il test di un aroma, è assolutamente
opportuno spostare frequentemente il drip tip nelle tre posizioni: sinistra destra e centro.
Anche muovere la lingua all’interno della bocca durante il tiro aiuta
ad attivare tutte le papille della lingua, garantendo una percezione più
nitida e completa dell’aroma. ;)
6 – Variare il wattaggio e alternare l’hardware.
Se
la nostra batteria lo permette, una tecnica fondamentale per svelare
tutti i segreti di un aroma è provarlo a wattaggi differenti. Scoprirete
così che un certo tabaccoso aumenta di corposità e secchezza a
temperature maggiori, mentre un fruttato fresco perde di dolcezza, che
le componenti mentolate sono più nitide ad alti wattaggi, che i gusti
cremosi sono più burrosi a temperature fresche, ecc. Nella mia
esperienza, ho notato che molti aromi hanno uno “sweet spot”, un
livello di temperatura ideale; mentre altri aromi semplicemente si
trasformano, adattandosi in misura maggiore o minore al gusto personale.
Anche l’atomizzatore utilizzato è importantissimo: un aroma che
risulta sgradevolmente amarostico in dripping su un Cisco può diventare
gradevolmente rotondo su una microcoil a cotone; mentre un tabaccoso che
appare insulso se svapato su mesh o in tank può magicamente rivelarsi
eccezionale su una coil tradizionale a silica wick.
Però devo avvertirvi: poiché esistono infiniti aromi e infiniti atom, la ricerca dell’accoppiata perfetta può rivelarsi un’operazione impossibile.
Meglio invece limitarsi a svapare lo stesso aroma con diversi atom,
fino a trovare quello che “funziona” meglio; oppure, al contrario,
variare gli aromi mantenendo sempre lo stesso atomizzatore, fino a
trovare l’aroma che rende al meglio con quel particolare atom. 8)
7 – Concentrarsi.
Quest’ultimo
consiglio è forse il più importante di tutti: se volete che un aroma vi
riveli i suoi segreti più reconditi, dovete concentrarvi. Niente internet, niente chiacchiere, niente rumori o distrazioni:
tutta la vostra attenzione deve concentrarsi sul vapore che abbraccia
la lingua durante il tiro, che pervade il naso allo sbuffo, che riempie
la gola durante l’inalazione e che, infine, profuma l’aria intorno a voi
all’esalazione. Concentratevi sul “pizzicorino” che avvertite alla base
della lingua dopo lo svapo, cercate di ritrovare nel bouquet quelle
note che avevate percepito prima, odorando la boccetta e assaggiando
l’aroma con la lingua. Non tentate di riconoscere tutti gli ingredienti di un aroma: spesso è impossibile,
perché gli aromatieri non utilizzano aromi completi, ma singole
molecole aromatiche che –singolarmente prese- non sono identificabili da
un palato non allenato professionalmente (incluso il mio :P ).
Alla
fine, mettendo insieme tutti gli elementi rilevati durante tutto il
test, si formerà un quadro fulgido e dettagliato di quello specifico
aroma, che vi permetterà di apprezzarlo maggiormente… o, al contrario,
vi indurrà a cassarlo senza appello dalla vostra lista di aromi
preferiti! :D:D
Grazie !
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